Il disco giusto al momento sbagliato.
Dire che “Fourteen Autumns and Fifteen Winters” è un brutto disco sarebbe un’ingiustizia, ma non posso nemmeno raccontarvi che passerà  alla storia, o che più semplicemente si riproporrà  nelle classifiche di fine anno.
Ma partiamo dal principio. “Fourteen Autumns and Fifteen Winters” è l’album di debutto dei Twilight Sad, sugli scaffali già  dal 7 Maggio ma probabilmente già  disponibile sulle librerie (digitali) da molto prima. Il debutto targato Fat Cat Records è la logica conseguenza del generale consenso, di critica e pubblico, che accolse il loro ep dell’anno passato.
I Twilight Sad sono scozzesi ed onestamente la voce di James Graham, impastata, sbiascicata, imbrigliata dalla birra e profonda, non fa nulla per nasconderlo. Per capirci, ci troviamo sulle tonalità  di Arab Strap, Mogway, Micah P. Hinson e dei recenti iLiKETRAiNS.
Le muse del gruppo sono tante e disparate fra loro ed è incredibile come nel volgere dell’ascolto siano tutte ravvisabili. In soldoni, l’impalcatura chitarristica è quella classica dei gruppi post punk/new wavers, il cantato è di stampo Caveiano, le code fitte scimmiottano gli Yo La Tengo veste live e un lieve tocco esotico è abbozzato dalla fisarmonica.

Non è certo un lavoro derivativo, ma entro i giri conclusivi del disco si scorgono diverse citazioni musicali. Non è questa la pecca, o almeno non la sola. “Fourteen Autumns and Fifteen Winters” è un disco valido, ma solo se vi siete persi gli ultimi vent’anni di indie rock, allora sì, prendetevi questo piccolo bignami.
Non voglio perdermi oltre, profondità  ed intensità  sono doti che ben si accostano alla musica delle ‘penombre tristi’, e per freschezza ricordano perfino i capostipiti Glasgowiani, e mi riferisco niente meno che agli Orange Juice. La produzione è affidata a Peter Katis, già  con Interpol, Mercury Rev e Mice Parade, ma questi nomi a fine disco e fine recensione non stupiranno più nessuno.
Se dovo puntare il mio nichelino, l’esordio british degli ultimi 12 mesi è sicuramente quello degli iLiKETRAiNS, non certo questo. Già  visto e già  sentito, da pensarci 2 volte.