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Niente di nuovo sotto il sole di fine agosto. Lo zombie della new wave continua a mietere vittime anche quando il resto del mondo si gode le meritate due settimane di ferie estive. E allora oggi è il turno delle Uh Huh Her, duo tutto femminile alla linea di partenza con “Common Reaction”, le quali si vanno a sommare all’elenco sterminato di band che di sintetizzatori, giocattoli e altre amenità più o meno 80’s hanno fatto il loro biglietto da visita. Nome imprestato da un disco di PJ Harvey (con la quale le affinità iniziano e finiscono qui), Leisha Hailey – che girovagando su internet scopro essere tra l’altro un’attrice abbastanza nota al di là dell’Atlantico – e Camila Grey buttano giù un buon numero di brani decisamente orecchiabili e (a volte anche troppo) sfacciatamente pop. Ad ascoltare le canzoni di “Common Reaction” vengono in mente certi Cure più caramellosi ed ancora di più Long Blondes e seguito di gruppetti affini. Canzoni orecchiabili, dicevamo: talmente tanto che fin dal primo ascolto almeno un paio di pezzi sembra di averli già sentiti, e continuo a chiedermi se questo è bene o male. La prima metà del disco scorre in realtà abbastanza piacevole, tra un rincorrersi di potenziali singoli a base di tastierine ed elettronicità varie che svelano una spiccata inclinazione alla melodia assassina: canzoni come “Say So” o “Not A Love Song” vanno a colpo sicuro facendo immediata breccia nella mente dell’ascoltatore. La tensione cala a picco negli ultimi soporiferi passaggi, ma il limite più grosso di questo esordio sono dei testi monotematici, svenevoli e smaccatamente adolescenziali: l’impressione è che ci fosse poco da dire, e ammassare frasi da Smemoranda non era certamente il modo più indicato per colmare certi vuoti. |
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