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è sempre più apprezzabile il tentativo della K7!, storica etichetta tedesca, di allargare il proprio rooster al di fuori di techno et similia: poco tempo fa avevamo apprezzato l’ultimo album degli Herbaliser, recentemente accasatisi presso i berlinesi. Ora ci troviamo davanti l’esordio dei Quiet Village, duo di famosi dj e producer, al secolo Joel Martin e Matt Edwards: la proposta è semplice quanto intrigante, lounge music, musica da aperitivo.
Non è mai facile tenere alta la qualità  (e l’attenzione dell’ascoltatore) per un album intero di suggestioni vintage, riverberi giamaicani e una spruzzata d’elettronica: enorme è il rischio del già  sentito, incombente il fantasma mai troppo gradito della chill-out fatta con lo stampino.

I nostri hanno sicuramente molto mestiere alle spalle, ma ciò non toglie che spessi il disco s’inceppi: a partire dall’iniziale e banale “Victoria’s Secret” il lavoro procede su due binari paralleli, a pezzi scarsi subentrano altri più centrati ed affascinanti. Infatti la successiva “Circus Of Horror” è uno spettacolare mix di hard-funk (Bette Davis? Funkadelic?) e colonne sonore porno-soft, mentre “Free Rider” vorrebbe coniugare la dolce elettronica degli Air con il sampling geniale (ed esasperato) di Dj Shadow attraverso gli strumenti del dub ma il risultato è meno bello di quanto gli ingredienti lascino sperare.
Bisogna ammettere che l’album scorre senza troppi problemi, non ci sono momenti davvero qualitativamente bassi, ma non c’è neppure quel guizzo che spinge a ripetere l’ascolto: magari alcuni passaggi erano evitabili (il reggae di pessima fattura di “Pacific Rhythm” su tutti) e altri andavano approfonditi con più coraggio (Pillow Talk è suadente ma suona irrisolta). Dispiace un casino perchè, quando Joel e Matt si mettono in gioco seriamente, saltano fuori piccoli grandi pezzi: il dittico “Can’t Be Beat” e “Gold Rush” è irresistibile, groovoso quanto basta e con un mood epico e tenebroso impossibile da scrollarsi di dosso.

Se non fosse settembre avanzato e con le temperature così basse Silent Movie sarebbe tornato sul lettore più spesso, ma questo non depone a suo favore. Aspettiamo la prossima prova dei Quiet Village nella speranza che quanto c’è di buono prevalga sul resto, ma per ora non ce la sentiamo proprio di consigliarvi l’acquisto dell’album.

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Silent Movie [ K7 – 2008 ] – BUY HERE
Similar Artist:Air, Studio Davoli, Tosca
Rating:
1. Victoria’s Secret
2. Circus Of Horror
3. Free Rider
4. Too High To Move
5. Pacific Rhythm
6. Broken Promises
7. Pillow Talk
8. Can’t Be Beat
9. Gold Rush
10. Singing Sand
11. Utopia
12. Keep On Rolling