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E’ un effluvio di piacere l’ultima serata organizzata dal PompeiLab, centro di aggregazione culturale nato a Pompei grazie all’audacia e all’intelligenza di un gruppo di ragazzi stanchi della mancanza di politiche culturali rivolte ai giovani. Il concerto degli Ashram va ad inserirsi molto bene in un programma che ha visto alternarsi sul palco del PompeiLab artisti come i 24Grana, Bisca o i Retina.it offrendo un set di un’ora denso ed emozionante. I musicisti sul palco offrono un live eccellente, perfetto dal punto di vista formale, capace di suscitare profonde e ripetute emozioni. Tutto è così misurato, non si va per un attimo sopra le righe, la voce di Sergio Panarella è aria, solletica l’orecchio dell’ascoltatore ; il suono del violino di Notarloberti è etereo, senza sbavature mentre Luigi Rubino, al pianoforte, riesce a regalare armonie perlacee, leggere e soffici, capaci veramente di far vibrare l’anima di un ascoltatore attento. Niente è lasciato al caso, la scaletta è preparata in modo da trascinare canzone dopo canzone lo spettatore in un’atmosfera da favola elegante e raffinata. Il concerto è un viaggio verso l’immateriale e l’onirico che, però, svanisce, come i sogni, quando meno te l’aspetti. Non mi resta che attendere, quindi, la prossima data napoletana e consigliarvi, di non perdere il gruppo in giro per l’Italia. Non ve ne pentirete! |
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