E’ inequivocabile storia del rock: se fai parte di una band, prima o poi, questa si scioglie. Ed a meno che tu non sia membro dei Cure o dei Rolling Stones tutto ciò accadrà sicuramente nel giro di un paio di album.
Todd Goldstein – in arte Arms – è un ragazzo sveglio e previdente, per cui ha deciso di fare tutto da solo, accompagnato dalla calma e dal calore accogliente della sua cameretta newyorkese.
Ne avrà immaginate di storie affacciandosi dal balcone del suo appartamento a Brooklyn: gente, umori, nebbie, clacsons, ingorghi, vapori, rumori della Mela meccanica in continuo movimento. Tutto ciò confluisce nel suo disco d’esordio, “Kids Aflame”, che, proprio come la sua New York, è un agglomerato di stili e sensazioni tra i più variegati. C’è un’anima romantica che fa capolino in più di un’occasione, quando Arms sembra seguire la rotta di uno Jens Lekman smagrito dalle pomposità crooner o quando s’imbarca col suo mandolino in ballate da tramonto svedese, seducendo con una voce piana ed accorata. Non mancano ballate minime sorrette da agili ritmi da passeggio, sempre tenendo a mente la lezione del ‘pop’ migliore.
Spulciando tra le tredici canzoni del disco ci si ritrova tra le mani una produzione talmente genuina da fare il tifo per questo ragazzo che, oltre ad una sana dose melodica, butta nel piatto uno stravagante senso dello storytelling, grazie al racconto di ‘middly freaky situations’ come lui stesso ha dichiarato sul proprio MySpace. L’incredulità di trovarsi in una canzone degli Interpol – la coinvolgente “Shitty Little Disco”, anatema musicale da gran tamburellare di dita – è pari solo alla rassicurante circolarità di un intrico illuminato, perennemente, dalla voglia di non concentrarsi su di un solo ‘genere’. Una solida scrittura ed un atteggiamento naà¯f indirizzano l’ascoltatore tra le tiepide rive assolate delle composizioni leggere di questo ragazzo americano, giocoso chansonnier orgoglioso di frullare Smiths e Belle & Sebastian – si ascoltino a tal proposito le squisite “Sad Sad Sad” e “Tiger Tamer” – conferendo un sapore pieno alle proprie canzoni, smerigliate pietre luccicanti di un colorato carillon.
MySpace
2. Whirring
3. Construction
4. Kids Aflame
5. Tiger Tamer
6. Sad, Sad, Sad
7. Shitty Little Disco
8. The Frozen Lake
9. Fall
10. John The Escalator
11. Eyeball
12. Pocket
13. Ana M