Ok, il mondo è pieno di ingustizie e questa è sicuramente la minore, ma qualcuno mi deve spiegare perchè Joseph Arthur nel 2008 non ha tutto il successo che si merita. E non parlo di MTV, Rolling Stone ecc. ecc. Parlo del successo totale e meritato nel mondo degli ascoltatori di un ‘certo’ tipo di musica. Perchè lui al settimo album si ritrova a venire in Italia come spalla di Tracy Chapman (!) e con una sola data tutta sua in un Circolo ARCI a Pisa (tra l’altro davanti a venti persone, così m’è stato detto) e il gruppo X con due album discreti alle spalle fa sold out nei soliti locali, ricercatissimi nella scena indie? No, è davvero un mistero.

Prendete “Temporary People”, prendete ogni singola canzone e ascoltate attentamente. La composizione, la melodia, il testo, i cori, gli arrangiamenti. E poi pensate a quanto possa essere facile per tracce quali la title track, o “Look Into The Sky” o “Drive” diventare mini hit in un qualunque last.fm o radio indipendente. Non è così e me ne rammarico, perchè un minimo riconoscimento sarebbe quantomeno dovuto.

“Temporary People” è il secondo album con la ‘backing band’ ufficiale di Joseph, The Lonel Astronauts. Nelle parole di Arthur viene descritto come un disco che vuole raggiungere la vostra anima per prevalere sulla vostra debolezza e sopravvivere con speranza..il tutto con una colonna sonora rock’n’roll. Anticipato da ben quattro EP soltanto quest’anno, le 12 canzoni si muovono tra momenti più strettamente rock’n’roll, reminiscenti del Neil Young più infervorato (“Sunrise Dolls”), tracce più rarefatte (la splendida “Dream Is Longer Than The Night”), situazioni più strettamente dylaniane (“Say Goodbye”). La naturalezza con la quale la band esegue i pezzi è una delle grandi doti di “Temporary People”: si sente in pieno la coesione tra Joseph e i suoi nuovi compagni di viaggio (il cui nome è lo stesso dell’etichetta che produce le ultime uscite di Joseph Arthur, la Lonely Astronauts Records). Viene poi lasciato ampio spazio alle superbe doti chitarristiche di Arthur, simili ad un Keith Richards più sguaiato, in varie canzoni (tra le quali il gran finale con “Good Friend”).

Se cercate un disco senza tempo che non pretenda altro che regalarvi emozioni e farvi stare bene per un’oretta (ma attenzione che le melodie di “Temporary People” rimangono per parecchio in testa!), questo è ciò che fa per voi. E ditelo anche ai vostri amici che di attenzione il nostro Joseph ne merita parecchia, altro che opening per Tracy Chapman!

Cover Album
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Temporary People [Fargo – 2008]
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Similar Artist: Neil Young, Wilco, Bob Dylan
Rating:
1. Temporary People
2. Faith
3. Say Goodbye
4. Dead Savior
5. Look into the Sky
6. Sunrise Dolls
7. Dream is Longer Than The Night
8. Heart’s A Soldier
9. Turn You On
10. Winter Blades
11. Drive
12. Good Friend