Il diciannovesimo episodio delle “Split Series” in casa FATCAT porta alla luce due realtà  diverse ma con elementi comuni: lavori compositi, complessi, musica fatta di miliardi di frammenti che vanno a comporre più che un pezzo una situazione, che stimolano processi mentali soggettivi, che fanno riaffiorare ricordi e sensazioni vissute in prima persona, ma all’interno di un contesto completamente diverso, illuminandoli di nuova luce straniante, mostrandoli con un’angolazione completamente inaspettata. Ciò che accomuna i lavori di Kemialliset Ystävät e Sunroof! è secondo me questa capacità  e meravigliosa proprietà  di rievocazione. Musica indiretta reinterpretata diversamente al cambiare dell’ascoltatore, rendendo le sensazioni scaturite personali ed uniche.

Le prime cinque tracce sono un misto di tutto. Impossibile racchiudere questa variegata collezione di suoni sotto il termine di ‘musica elettronica’, poichè il paesaggio sonoro che percorriamo con il succedersi dei minuti è creato in modo quasi granulare da una raccolta di fonti di cui non si vede la fine: coretti vocali distorti, percussioni tradizionali o meno, suoni di chitarra vintage, organetti, pad ambientali, fischi, feedback vari ed eventuali, trilli, ticchettii, campanelle, gong, ottoni, arpe, archi e davvero tantissime (dico sul serio: tantissime..) altre cose, il tutto amalgamato da una valanga di granelli glitch, come un’insalata russa che sa di tutti i gusti possibili, ma che nel complesso si può dire essere buona e pure gustosa, un macro pezzo unico che riesce a raggiungere una sua personalità  davvero niente male, e che ha di interessante proprio questa possibilità  di scavarci dentro per andare a riconoscere ogni singolo componente del tutto.

Dopo questo gomitolo sonoro finlandese che pensavate di difficile approccio cominciano i pezzi di Sunroof!, e la parte semplice del disco è passata. Ora arriva il difficile. Perchè Matthew Bower, un vero guru della chitarra noise/underground con all’attivo oltre 60 albums negli ultimi 25 anni (a quanto riporta il booklet), non ha di certo intenzione di produrre canzonette pop. Parafrasando il dottor Gonzo in “Paura e Delirio a Las Vegas” di Terry Gilliam: In confronto i Khanate vi sembreranno un Gingerino. Il corrispondente musicale dell’adrenocromo è infatti questa texture distorta che scorre lungo le tre tracce sostanzialmente con continuità , forse perchè senza inizio e senza fine, senza tempo perchè al di sopra di esso, mancando qualsiasi elemento associabile ad un ritmo o ad un genere. Un lungo rumore di distorsione che sembra provenire da una serie di chitarre, ma che, così dilatato, sfruttato, accentuato, potrebbe provenire da qualunque cosa.

Preso nel complesso questo split cd è un’uscita piuttosto godibile, certamente di difficile ascolto, ma che può avere i suoi momenti ideali. Se si dovesse coniare un nuovo genere per questo disco credo sarebbe adeguato ‘noise composito’: Kemialliset Ystävät molto composito, Sunroof! molto noise.

Cover Album
Kemialliset Ystävät MySpace
Sunroof! MySpace
Split Series #19 [ Fat Cat – 2009 ]
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Similar Artist: (Kemialliset Ystävät) Mouse On Mars, Chris Clark, i DAT Politics di “Tracto Flirt”; (Sunroof!): Sunn O))), Axolotl, Khanate
Rating:

(Kemialliset Ystävät)
1. Taivaassa On Loivemmat mäet
2. Hyvällisen Tähdellistä
3. Yöllä Tulen Ja Raapasen Tulen Karvoihin!
4. Pirtua Raamatun Kansissa
5. Tässä Maassa Kun Näin Makailen

(Sunroof!)
1. Little Ornamental Lake Of Death
2. Spiritual Forgery
3. Extinction Fantasy