Se si pensa alla scena indipendente italiana, Napoli di solito porta alla mente realtà di tutto rispetto e che hanno lasciato la propria impronta in modo marcato negli ultimi anni: 24 Grana, Almamegretta, 99 Posse. Ma non di certo band con sonorità simili a quelle dei Mesmerico. Ed è proprio da Napoli che arrivano questi due ragazzi: Fabrizio (voce e chitarra) e Luca (batteria, effetti e voci). “Magnete” è il loro esordio ed esce per la Octopus Records, giustappunto di proprietà di Giuseppe Fontanella e Renato Minale dei 24 Grana.
La prima cosa che balza agli occhi è il nome del produttore: Giulio Favero del Teatro degli Orrori. Questo perchè da poco le mie orecchie avevano lasciato “Carboniferous” degli Zu (disco dell’anno?), la cui produzione (soprattutto a livello di impatto sonoro nello stereo) è pressochè perfetta. Alte aspettative quindi. Avendo visto da poco i Mesmerico dal vivo, di spalla agli stessi Zu, la curiosità per l’apporto di Favero al sound del duo era davvero grande. Per inciso, buona performance dei due dal vivo, nonostante alcune sbavature, soprattutto chitarristiche, dovute alla giovane età e alla poca esperienza.
Arriviamo al disco: dieci tracce per 37 minuti di durata. L’album si apre con una melodia spiazzante, l’intro di “We Live In The Paradise (Inhabited By Devils)”. Un lento crescendo che a metà traccia verte improvvisamente verso sonorità a metà strada tra le grida che arrivano da lontano dei nostrani Ufomammut e i Melvins. “Silos” rimanda alla grande ai Lightning Bolt, con i suoi ritmi convulsi, stessa cosa che viene alla mente ascoltando “Palazzi” (che però in seguito si divincola su strutture più articolate ed avvincenti, una cosa che ti aspetteresti dal Patton dei tempi d’oro). Uno dei pezzi che spicca maggiormente è “Lagher”, grazie agli effetti elettronici del batterista Luca a farla da padrone, assieme ad una voce effettata davvero al punto giusto. Per finire “The Mountain”, di nuovo rimandi a Lighting Bolt e “Pink & Brown”, con noise di fondo elettronico, intervallato da pause di vuoto pneumatico.
Con una produzione che si conferma ottima, quello dei Mesmerico si caratterizza come un ottimo debutto in terra italiana. Com’è abitudine, probabilmente verranno apprezzati di più all’estero che da noi (sperando in una buona distribuzione). Le idee ci sono, ogni tanto difettano in originalità , ma niente male, davvero.
Band Site
MySpace
2. Silos
3. Rasoterra
4. Superponte Verde
5. Palazzi
6. Dentro Al Vesuvio
7. Lagher
8. The King
9. Magnete
10. The Mountain