KORSO STAGE: TUOMO, MAIJA VILKKUMAA, TURBONEGRO, TEHOSEKOITIN
ROCK STAGE: SCANDIVANIAN MUSIC GROUP, HARDCORE SUPERSTAR, DRAGONFORCE
PUSTO STAGE: STAM1NA, ENSIFERUM, NEW YORK DOLLS, CMX, EGOTRIPPI, CAVALERA CONSPIRACY
DAY ONE
Situato nella profonda campagna finlandese, l’Ankkarock festival da diversi anni a questa parte cerca di recitare la propria parte nella affollata estate musicale scandinava. Con un programma che è lentamente migliorato negli anni, questa due giorni di musica e divertimento sta acquistando un certo rispetto anche al di fuori del circuito nazionale finnico.
Ci troviamo per l’esattezza a Korso, piccolo centro cittadino appartenente al distretto di Vantaa. Siamo a 30 km dalla capitale Helsinki, distanza facilmente colmabile con l’impeccabile rete ferroviaria locale. Dopo venti minuti di viaggio tra distese verdi sconfinate e piccoli centri cittadini arriviamo alla stazione di Korso dove veniamo accolti da folli predicatori che ci indicano in Gesຠla via per la salvezza dell’anima: in una nazione fondamentalmente atea questo piccolo show fa certamente il suo effetto. Dopo aver fatto perdere le nostre tracce ci incammiamo verso l’ingresso dell’area del festival, ben presidiato da una quantitá impressionante di volontari addetti al controllo di zaini e buste varie; qui il controllo sulle bevande alcoliche è davvero stretto, tant’è che non è possibile introdurre neanche una birra dall’esterno. Superate queste ultime misure di sicurezza entriamo finalmente nella zona festival dove facciamo appena a tempo a beccare la conclusione della performance di Maija Vilkkumaa, eroina pop finnica. Una volta conclusasi iniziamo a prendere confidenza con la smisurata area messa a disposizione per i festanti. Tre palchi, diverse aree per la degustazione di bevande alcoliche (birra e sidro solamente), chioschi a volonta per snack e cibarie varie (tra i cinque ed i dieci euro) ed un’impressionante quantitá di verde tutto intorno tra laghetti e boscaglia: insomma dal punto di vista logistico assolutamente nulla di cui lamentarsi.
Il programma della prima giornata sembra sulla carta essere meno interessante rispetto a quello che bollirá in pentola domenica. Fortemente incentrato sulle sonoritá piຠheavy, la scaletta propone band locali ed internazionali divise tra hardcore, hard-rock e metal. Dopo aver apprezzato l’esibizione dei New York Dolls, sempre in forma nonostante l’etá, ci dirigiamo verso l’altro palco (Rock Stage) per farci largo tra le orde di ragazzine ed adolescenti accorsi per gli svedesi Hardcore Superstar. Dopo pochi minuti capiamo che ci troviamo di fronte alla solita minestra riscaldata: una pseudo boy-band che con qualche strilletto e riff metallico cerca di fare breccia nel cuore dei piຠgiovani. Il discorso si fa un po’ piຠserio coi norvegesi Turbonegro, glam-rock a bizzeffe con schitarrate taglienti come lame. Stesso discorso ma piຠtendente al metal per i britannici Dragonforce, anche se in questo caso lo show è severamente inficiato dalla mancanza di diversitá dei brani proposti che alla fine risultano tutti uguali. Chiudono la prima serata i fratelli Max ed Iggor Cavalera per l’entusiasmo della folla che si è raccolta intorno al Puisto Stage: grandi e piccini sono letteralmente rapiti dai riffing intricati ed i floridi assoli che riempirebbero d’entusiasmo gli amanti di Guitar Hero.
KORSO STAGE: AMORPHIS, EPPU NORMALI, VOLBEAT, SONATA ARCTICA
ROCK STAGE: ANKANPOIKAROCK, KOTITEOLLISUUS, AMON AMARTH, TESTAMENT
PUSTO STAGE: PINTANDWEFALL, LE CORPS MINCE DE FRANCE, APULANTA, TURISAS, PMMP, FUCKED UP, THE NATIONAL, TV ON THE RADIO
DAY TWO
Con un cielo che non minaccia nulla di buono ci rimettiamo in cammino per la seconda giornata festivalesca. Partiamo subito con uno dei gruppi piຠintriganti della scena locale, Le Corps Mince de Franà§oise, trio in giovane etá electro-isterico tutto al femminile che riesce a scaldare mani e gambe ancora intorpidite dai bagordi della scorsa notte. Dopo il dark-rock dalle lievi venature heavy degli Apulanta è il turno del duo tutta energia delle PMMP: peccato della scelta del finlandese come lingua perchè la qualitá del loro pop-rock schizoide avrebbe molti proseliti al di fuori dei confini nazionali. Dopo tanta attesa è finalmente il momento dei canadesi Fucked Up, punk rockers famosi per le travolgenti esibizioni dal vivo. Trascinati da Pink Eyes, la formazione nordamericana mette su uno show da paura, con continui dialoghi col pubblico, improbabili acrobazie e volteggi del cantante che arriva a fine spettacolo praticamente denudato. Dopo questa dose elevata di adrenalina è la volta dei The National, band di Brooklyn che sembra avere un discreto manipolo di fan tra la folla accorsa al festival. Per circa un’ora la band statunitense intrattiene i presenti con un indie-rock dai riflessi fortemente dark dove si staglia la performance del cantante Matt Berninger, letteralmente invasato: senz’ombra di dubbio la migliore esibizione del festival.
L’onore di concludere serata e festival tocca ai concittadini TV On The Radio. Il gruppo a stelle e strisce innaffia la platea con un art-rock energizzante dove risaltano pezzi di assoluto livello come “I Was a Lover” e “Wolf like Me” insieme alle nuove tracce estratte da quel “Dear Science” uscito lo scorso anno. Pur senza arrivare ai livelli qualitativi dei The National, i TVOTR lasciano comunque un piacevole ricordo nelle nostre menti oramai offuscate da qualche pinta di birra di troppo.
Il palco si svuota, i riflettori si accendono e lentamente la folla defluisce. Si conclude con un’ottima esibizione questa edizione dell’Ankkarock: tra (pochi) bassi e (diversi) alti abbiamo passato un piacevole fine settimana nella campagna finlandese.
Link:
- ANKKAROCK Offiical Site