Non è più tempo di viaggi nello spazio, dolci nenìe elettroniche su ragazzi sexy o divagazioni Floydiane sul tempo. Se ormai è impensabile pretendere dal magnifico duo francese un nuovo “Moon Safari”, è lecito però chiedersi: ma era proprio necessario questo disco? Specie in quest’epoca caratterizzata da innumerevoli uscite discografiche per la maggior parte delle quali spendere l’epiteto ‘dignitoso’ è ormai diventato difficilissimo? Non sempre un artista ammette di avere un calo d’ispirazione e non è da tutti diradare o annullare totalmente i lavori discografici quando non si ha nulla di significativo da dire o da aggiungere rispetto ad un passato musicale di tutto rispetto.
Purtroppo gli Air hanno prosciugato totalmente il serbatoio di idee e la scrittura si rivela stanca e già sentita. Se si eccettua la dignitosa “Do the Joy” posta programmaticamente in apertura disco, dalle forti tinte Floydiane e deliziosamente Space Rock, o il tenue acquarello elettro-rock di “So Light Is Her Footfall”, il resto è pura maniera. Una “Be a bee” che sembra un tentativo maldestro di imitare gli immensi Joy Division o una “Tropical Disease” che vorrebbe essere una composizione di Mike Oldfield, ma non vi riesce neanche lontanamente. Cosa dire poi dello scialbo pop da tinello di “Sing Sang Sung” o la vergognosa controfigura dei Depeche Mode che risponde a “Missing the Light Of the Day”?
Dispiace molto ammetterlo, ma “Love 2” è davvero poca cosa e se la distanza qualitativa da “Moon Safari” e “10.000 Hz Legend” sembra incolmabile, non ci si avvicina neanche lontanamente al dolce easy listening pop del buon “Pocket Symphony” di due anni prima. Il favoloso duo ha fallito: ma, d’altronde, nessuno è perfetto a questo mondo.
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2. Love
3. So Light Is Her Footfall
4. Be A Bee
5. Missing The Light Of The Day
6. Tropical Disease
7. Heaven’s Light
8. Night Hunter
9. Sing Sang Sung
10. Eat My Beat
11. You Can Tell It To Everybody
12. African Velvet