Vittorio Rosa “Il Ristretto” è un personaggio atipico nel panorama musicale italiano. è un performer, più che cantante, e propone uno show concettuale basato su una sua teoria ‘del restringimento del cerbello’ cioè l’attitudine del cervello a vedere e volere il Bello.
Un’attitudine che, spesso, però, può esserci ma di cui inconsapevolmente non ne siamo coscienti e allora “Il Ristretto” può venirci in aiuto indirizzandoci sulla retta via.
Lo show riprende la struttura del cd “Poste e Telegrafi” ma, in più, è corredato di frequenti siparietti comici in cui il Ristretto divulga la sua teoria tra il serio e il faceto.
Dal dark anni ’80 di “Elastico” si passa a “Mestruazioni cerebrali” e a “Senza Cerbello”, il suo pezzo forte, la cui melodia da carillon fa presa sul pubblico in sala.
Il Ristretto interagisce con la platea, li introduce piano piano nel suo mondo fatto di neologismi e concetti apparentemente banali ma che, in realtà , esaminano la società attuale con fermezza e intelligenza facendo ricorso spesso all’arma dell’ironia e della sagacia. Nella sua musica c’è spazio sia per John Coltrane, che cita nel finale di “Sanghe r’è Brigante”, che per il downtempo e questa diversità di generi viene elaborata e inglobata in un’esperienza artistica, al limite tra musica e performance teatrale, che è, a mio avviso, assolutamente originale e inusuale in Italia.
Giunto ormai a più di 300 date in tutta Italia (con una comparsata a Parigi alla Festa Della Musica), Vittorio Rosa ha l’ironia di Rino Gaetano e un senso dello show tutto patafisico, quasi vaudevilliano ma che va oltre il semplice intrattenimento.
Il pubblico accorre, si diverte, richiede a gran voce bis e acquista i gadget della spirale cosmica all’uscita dopo aver bevuto un buon bicchiere di vino biologico ‘per restringersi’ offerto dal ‘Ristretto‘. Si respira un’atmosfera familiare, allegra, cordiale, che sempre più spesso manca nei concerti e in teatro ma che Vittorio Rosa sa ricreare, da buon lucano, alla perfezione.
Anche per questo motivo se il suo show capita dalle vostre parti, vi consiglio assolutamente di non perderlo correndo il rischio, però, di potervi restringere radicalmente. Vedere per credere.
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