Thomas White
The Maximalist

Thomas White ha venticinque anni e nella sua vita non ha mai perso tempo. Ha firmato i dischi degli Electric Soft Parade, ha suonato con i Brakes e con Patrick Wolf. Mica pizza e fichi. Anche se ascoltando “The Maximalist”, il suo secondo album da solista, si potrebbe tranquillamente pensare il contrario.

“The Maximalist” è fondamentalmente un disco che cerca di aggiungere a una base prog-rock elementi di qualsiasi altra cosa. Davvero qualsiasi: dal pop all’elettronica ai telefilm di fantascienza (“Synapse Galaxy” sarebbe una perfetta colonna sonora per un interminabile inseguimento di navicelle spaziali). è un disco talmente tanto sconclusionato da fare innervosire, considerando che il 90% delle buone idee che contiene, presto o tardi, finisce in rovina.

Credo di non essermi mai chiesta ma perchè? così tante volte nel giro di un’ora come durante l’ascolto di questo disco. La pazienza si perde dopo la terza traccia (“The Last Blast”, pezzo migliore del disco, che ricorda i Supergrass) perchè, nonostante le prime due canzoni non siano convincenti, è solo con la quarta che si dice definitivamente addio al lume della ragione. Che senso ha illudere gli ascoltatori con un inizio in stile Electric Light Orchestra, con armonie vocali e una melodia onirica per poi mettere in mezzo alla canzone tre minuti di inutile elettronica e ritornare al punto di partenza nell’ultimo minuto? E perchè rovinare “The Weekend” portandola al massimo livello di pomposità  e allungandola fino a farle raggiungere l’insostenibile durata di sette minuti? L’unico altro episodio degno di nota è “Accidentally Like A Martyr”, pezzo che riesce a non perdersi per strada, che ha un inizio e una fine, una melodia e un ritornello, pezzo che, finalmente, non fa innervosire.

Thomas White ha peccato di pretenziosità , riuscendo a rendere questo disco totalmente inconcludente e inconsistente. Fossi in lui, la prossima volta, invece di fare tutto da solo, chiederei aiuto al Maestro Canello: sarebbe sempre prontissimo a ricordargli ritmo, ritmo, che finiamo prima.

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