Divertirsi. Non prendersi sul serio. Togliersi la scopa dal culo e alzare il volume. Aprire una birra, fare casino e saltare senza paura di spettinarsi. “The Chaos” è tutto questo. Perchè i Futureheads l’hanno capito: un paio di passi indietro e si torna al punto di partenza. Si ripassa dal via per ritrovare quella simpatica cialtroneria che permeava il primo disco.
Se “News And Tributes” era stato una delusione di discrete dimensioni (nonchè la causa che ha spinto l’etichetta a scaricare la band) e se a “This Is Not The World” mancava quel qualcosina, state tranquilli: per quest’ultimo disco i quattro di Sunderland hanno ritrovato energia e idee che non si vedevano da sei anni a questa parte.
Ci sono tutte le cose che ci si aspetta: le melodie catchy e quelle armonie vocali che ai Futureheads vengono sempre tanto bene, canzoni pop che sanno di punk e che starebbero benissimo in radio, riff assassini e ritmi frenetici, il tutto messo insieme secondo uno schema infallibile che ha portato alla realizzazione di un disco convincente dall’inizio alla fine. Una volta che si inizia ad ascoltare, non si torna indietro. Tredici pezzi (quattordici considerando la traccia nascosta) che non solo non perdono a mani basse contro quelle “Decent Days And Nights” e “Hounds Of Love” che sembravano inarrivabili, ma alcune reggono addirittura il confronto, specialmente “Jupiter”, una delle migliori canzoni dei Futureheads, con delle armonie che strizzano l’occhio ai Queen (con le dovute proporzioni, ovviamente).
I Futureheads corrono, corrono come pazzi senza mai fermarsi e lanciano una bomba dopo l’altra. A partire dalla title track fino all’ultima nota di “Living On Light” (la traccia nascosta) è tangibile un senso di urgenza, una frenesia che non lascia scampo e scatena un delirio interiore che esploderà il 18 e il 19 giugno, quando si fermeranno in Italia per presentare il disco dal vivo. è bello sapere che nel nord-est dell’Inghilterra ci sia ancora qualcuno capace di fare un disco che possa rallegrare l’atmosfera senza troppe pretese. 5, 4, 3, 2, 1, let’s go!
2. Struck Dumb
3. Heartbeat Song
4. Stop The Noise
5. The Connector
6. I Can Do That
7. Sun Goes Down
8. This Is The Life
9. The Baron
10. Dart At The Map
11. Jupiter
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