Gli ingredienti essenziali per un buon film sono vari: una splendida location, budget sostanzioso, attori internazionali di prim’ordine ed un regista talentuoso e premiato con l’oscar. Una miscela che solitamente dovrebbe essere garanzia di un prodotto di pregevole fattura, o perlomeno degno di considerazione.
Eppure Venezia, la coppia di divi inedita Depp–Jolie e il regista tedesco Florian Von Donnersmarck – premiato con l’oscar come miglior film straniero nel 2007 con lo splendido “Le Vite Degli Altri” – non sono sufficienti ad imbastire un degno (o perlomeno sufficiente) remake della pellicola francese del 2005 “Anthony Zimmer” diretta da Jerome Salle.
Nelle intenzioni del regista teutonico vi era il preciso e lodevole tentativo di riportare in auge le vecchie pellicole giallo-rosa (“Caccia al ladro” o “Sciarada”), cercando di assemblare un blockbuster elegante dal sapore retrò con i crismi ed il piglio della narrazione moderna.
Ciò che ne viene fuori tuttavia è un enorme pasticcio cinematografico, una sorta di cinepanettone internazionale che seppur intrattiene decorosamente non riesce neanche lontanamente ad ambire alle aspirazioni cui si prefigge.
Ä– un film pessimo che delude sotto ogni aspetto: dalla fotografia eccessivamente patinata da spot commerciale alle musiche scombinate e fuori luogo, passando per una regia convenzionale ed anonima ad una sceneggiatura a dir poco imbarazzante, che pur avvalendosi di due premi oscar come Julian Fellowes (“Gosford Park”) e Christopher McQuarrie (“I soliti sospetti”) non riesce a costruire quella tensione emotiva necessaria rimanendo impantanata in inseguimenti improbabili al limite del surreale che infarciscono la pellicola di momenti comici involontari.
La due star mondiali più attese, sia per notorietà che per incassi, mettono a dura prova anche i loro fan più incalliti.
Angelina Jolie sembra quasi congelata nella sua bellezza statuaria, mentre Johnny Depp appare stralunato quanto annoiato, di certo non supportato nella caratterizzazione di un personaggio ambiguo e vuoto, oscurato dall’eleganza fascinosa e prepotente della Jolie.
Una cartolina magnifica per la splendida città lagunare di certo, che permette l’incursione ad alcuni attori nostrani di darsi un lustro evitabile, che finisce per rendere una delle pellicola più attese della stagione in quella che probabilmente si profila come la delusione maggiore.