I leoni sono tornati. E come potevano esimersi dal sequel dopo gli incassi (record per una commedia) ai botteghini di tutto il mondo?
Questa volta il regista Todd Phillips – reduce dal passo falso di “Viaggio Col Folle” – trasferisce tutti i protagonisti del fortunato primo episodio dalla sfavillante Las Vegas fino ai bassifondi della caotica ed esotica Bangkok. Con un espediente narrativo discutibile è qui che verrà celebrato il matrimonio di Stu (Ed Helms) pronto ad impalmare una bellezza locale e, dopo i disastri del precedente addio al celibato, questa volta il promesso sposo decide di optare per un tranquillo brunch pre-matrimonio insieme agli amici di sempre Phil (Bradley Cooper) e Doug (Justin Bartha) e l’instabile Alan (Zach Galifianakis), ma anche questa volta le cose non andranno come previsto.
Dopo la sbornia post-successo del primo episodio, Todd Phillips si concentra sul prevedibile sequel e sin dalle prime battute si ha l’impressione che il regista americano scelga di solcare le strade sicure tracciate dal suo film precedente piuttosto che battere nuovi sentieri narrativi.La collaudata formula si arricchisce solo di qualche piccola variante, come la scelta di assurgere a protagonista il simpatico gangster cinese Mister Chow (Ken Jeong) e l’ingresso in un piccolo ruolo dell’istrionico attore Paul Giamatti, oltre che una sistematica accelerazione del pedale nel ritmo e nell’action-movie.
Per il resto tutta la vicenda reca con sè quella fastidiosa sensazione di deeja-vu, la pellicola ammicca continuamente con il suo predecessore (difficile seguire la trama e le trovate comiche con i rimandi continui per chi ha perso il primo film) ricalcandone le gag e gli stilemi comici.
Ciò penalizza fortemente la pellicola, la presenza organica di nuovi attori non modifica sostanzialmente la formula, e la sensazione del già visto è troppo presente durante tutta la narrazione. Certo si ride ancora e molto, alcune gag risultano efficacissime, ma sono continuamente smorzate da quella prevedibilità che stempera l’atmosfera di goliardia in cui ci si immerge. Tutto quello che rappresentava una ventata d’aria fresca per la commedia americana nel film originale qui ne rappresenta il punto debole, la sceneggiatura non approfondisce i personaggi e le situazioni e la location thailandese diviene un mero espediente esotico non giustificato.
Forse era possibile osare qualcosina in più, piuttosto che seguire la facile rotta disegnata con il primo addio al celibato, una visionaria temerarietà avrebbe giovato alla pellicola e rinverdito la saga, se come già annunciato e già previsto il terzo capitolo. Proprio sul più bello Phillips avrebbe dovuto stupire ed invece ha preferito salpare per lidi più sicuri e conosciuti piuttosto che inoltrarsi nel mare aperto delle possibilità . Peccato.
Regia di Todd Phillips |