Con ”Carcarà ” i Gentlemen’s Agreement ci offrono davvero una prova maiuscola.
Una virata tropicalista incontenibile, lontana dalle atmosfere agresti e selvatiche di ”Let Me Be A Child”-già di suo piccolo gioiello country- folk del 2008-che si farà ricordare a lungo.
Prendete una storia d’amore appena terminata, la melodia partenopea soffiata dal vento e la dolcezza del samba-cansao.
Prendete tutti questi elementi e affidateli alla cura dei pesci. Poi, comodi, sedetevi sulla carovana gypsy e lasciatevi trasportare dall’estro vulcanico dei cinque napoletani.
Manouche African Samba, questa la nuova rotta.
Un viaggio transoceanico Da Napoli a Rio con la freschezza nel cuore;ritmiche à la Django Reinhardt e swing scomposti nella trance della nostalgia, orchestrine mariachi da far ridere i baffi e la devozione a quel ”Verità Tropicale” di Caetano Veloso-biografia del movimento cantautorale brasiliano dagli anni 50′ ad oggi -da cui ”Carcarà ” trae commossa ispirazione.
Ce’ tanto in questo album, un armamentario di strumenti della tradizione latina assorbiti dal fluido mare italico: Surdo, Agogo, Tres Cubano e Caixa affiancano batteria, tromba, armonica, contrabbasso, mandolino e ukulele.
Una giostra musicale in continuo movimento, tra la dialettica dei sensi e il ventre gonfio di saudade.
Vinicio Capossela e i Calexico gongolerebbero al sole di una spiaggia sudamericana(sulle note di ” Breakfast in Tropicalia”), Ennio Morricone ordinerebbe un altro margarita ascoltando ”Mama Oceano”.
I Gentlemen’s Agreement divertono e consolano, su pirotecnici slanci di felicità (”Path for life”, ”Let free Your Life”) e l’irrefrenabile gioia dei fiati che deliziano la festa (”Cause We Know”, ”Little Trip Down The Ocean”) tutto e’ fervido e profumato.<7p>
Un affresco sonoro ricco di colori, poesia e intensità ubriacante.
Godiamocelo a pieni polmoni questo effluvio esotico, superata l’onda impetuosa dell’amor perduto troveremo una spiaggia per riposare sereni.
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