Blitzen Trapper
American Goldwing

Sto invecchiando. Non sono soltanto i pochi capelli in testa o i dolori postumi i giorni seguenti le partite di calcetto con gli amici a ricordarmelo, è cambiato il mio approccio alla nuova musica. Sempre più diffidente delle cosiddette “next big thing”, che riciclano in continuazione le stesse cose e nascondono le proprie imperizie dietro l’alibi della bassa fedeltà ; sempre più difficile da appagare con un disco di una band esordiente. Ho deciso di cambiare le regole del gioco ed ascoltare molte meno cose, andando soprattutto a scavare negli archivi del passato per scovare qualche perla che mi era sfuggita di mano.

Nonostante questo, mi rendo conto che basterebbe poco per soddisfare i miei gusti, cosa che accade con il nuovo disco dei Blitzen Trapper, un onestissimo album nato vecchio e generosamente appagante. “American Glodwing” non è nient’altro che un bel disco di southern rock dalle tinte solo lievemente acide, mentre preoponderante è la componente melodica. Rock, blues, folk e country come da perfetta tradizione a stelle e strisce, quella dei pub un po’ sudici e pieni di gente con le barbe lunghe e i tatuaggi bene in vista. Un salto nel passato con un disco del 2011, che non si sforza pateticamente di risultare nuovo, ma si mostra a tutti per quello che è: onesto come una bistecca al sangue. E alla fine del giro ci senti anche qualche residuo del Bob Dylan dei primi dischi, con le dovute distanze e il dovuto rispetto. Come una serata al pub con gli amici di sempre, tra nuove risate e le solite facce. Benvenuti a bordo ancora una volta.

Ascolta “American Goldwing”