In principio furono i Government Issue, poi i Jawbox. Dopo, per la serie il punk non è morto và  solo a dormire a un’ora più ragionevole, J. Robbins ha scelto di fare altro. Molto altro. Burning Airlines, Channels, concerti acustici in beata solitudine (per non parlare della carriera da produttore): si è tenuto occupato, insomma. Il progetto Office Of Future Plans nasce un po’ per caso, da una jam tra amici (oltre a Robbins, il bassista Brooks Harlan, il chitarrista e violoncellista Gordon Withers, il batterista ex Kerosene 454 Darren Zentek). Si sono divertiti, e hanno pensato bene di condividere il risultato col resto del globo dando alle stampe il disco d’esordio, che porta il loro nome.

L’inizio è tutto per i cinque minuti di “Salamander”, canzone che ha il pregio di far sembrare semplici accordi in realtà  complicati; ma ci sono anche l’indie rock di “Lorelei”, i coretti alla Beatles di “The Loyal Opposition”, il rock intelligente di “FEMA Coffins”. Concessioni al passato pochine (“Harden Your Heart” e “Ambitious Wrists” ricordano rispettivamente i Jawbox di “For Your Own special Sweetheart” e “Novelty” ) ma non se ne sente la mancanza. Meglio lasciar spazio al nuovo, a ballate cerebrali (“Your Several Selves”), dai tocchi cupi (“Abandon”) o decisamente classici (“You’re Not Alone”). Tutto nella norma, maledettamente buono come d’abitudine. Finchè non arriva quello che non ti aspetti, la sorpresa per cui il disco si guadagna mezza stella di bonus. Una doppietta come”The Beautiful Barricades” (riot song del terzo millennio in stile new wave) e “Dumb It Down”, vocals urlati sopra un tappeto di chitarre tra Smiths e Rem, che sembra fatta apposta per restarti nelle orecchie a lungo.

Certe volte la “vecchia guardia” tradisce o passa il tempo a rimembrare i bei tempi andati seduta sugli allori ormai secchi. Robbins e soci invece sono ben decisi a guardare avanti, mettendosi alla prova e sfoderando soluzioni poco abusate e interessanti. Speriamo che questo sia solo il primo capitolo di una storia diversa, ancora da scrivere.