La parola posse è entrata nell’uso colloquiale della lingua inglese per riferirsi a vari di tipi di squadre, cricche o bande, anche di tipo criminale. Il termine si è esteso poi in altre lingue: ad esempio in Italia, le posse erano formazioni musicali alternative attive tra la fine degli anni “’80 e i primi anni’90.

“Noi Siamo Morti A Genova”, canta O’ Zulù in “Mai Più Io Sarò Saggio”. Genova, 2001, l’apice della popolarità  e della carriera della 99 Posse, gruppo nato a Napoli nel 1991 nell’area del Centro Sociale Officina 99 e che ha marchiato indelebilmente il mondo discografico italiano degli anni ’90. Il motivo? Facile, sono stati l’unico gruppo ad essere la diretta espressione di un centro sociale ad avere successo. E dopo Genova?

Dopo Genova c’è stato l’antologico “Na_99_10”, lo stop all’attività  di gruppo e il via dei progetti solisti e l’annuncio dello scioglimento del gruppo. Poi, in parallelo all’attività  solista (con vendite ristrette essendo perlopiù autoproduzioni), tanti problemi personali. Che hanno lasciato il segno sul ritorno della crew campana.

Manca solo Meg all’appello, e si sente. Non a caso questo “Cattivi Guagliuni” guarda più ai primi anni di vita della Posse, quelli che finirono incisi in “Curre Curre Guagliò”, che non a quelli successivi, anche se alla fine questo è un classico disco della Posse. La voce di Zulù è cambiata, non è più limpida come prima ma è ancora capace di fare ‘numerini che non sono niente male con le parole sul beat’, come dice in “Penso Che Non Me Ne Andrò”. 10 anni d’assenza dalla scena più in vista si sentono, e sembra che nulla sia cambiato. E allora, nei testi del signor Persico troviamo botte di critica sociale, antagonismo reale e non solo millantato, l’ironia tipica di un prodotto partenopeo che serve a condire il cinismo di alcune osservazioni sparse.

Musicalmente, le 15 tracce inglobano elettronica, rap, reggae, ragga, drum’n’bass, rock e  sfumature punk, che è un po’ il limite del disco, insieme ad alcuni passaggi un po’ deboli soprattutto perchè intrisi di retorica, vedi “Resto Umano”, sentito e dovuto omaggio a Vittorio Arrigoni costruito su samples della sua voce e “Vilipendio”, francamente evitabile.

Ma il ritorno è valido eccome, arzilli guagliuni 40enni che, 20 anni dopo, non corrono più ma restano per continuare nel loro percorso di lotta, affiancati dai loro collaboratori storici e da new entry come Clementino su “University of Secondigliano”, Caparezza su “Tarantelle Pe’ Campà ” e i Fuossera su “Mo’ Basta”, dove troviamo forti influenze prodygiane. Per il resto spiccano “Italia SpA”, “Yes Weekend” (dissacrazione del PD che campiona dichiarazioni di esponenti di spicco dello stesso) fino alla chiusura con “Penso Che Non Me Ne Andrò”, manifesto programmatico in compagnia di Speaker Cenzou e Valerio Jovine.

Bentornati, Posse. Alla fine penso che anche io non andrò via.

Cattivi Guagliuni
[ NoveNove – 2011 ]
Similar Artist: Prodigy, Assalti Frontali, la tradizione antagonista italiana
Rating:
1. University Of Secondigliano
2. Canto Pe’ Dispietto
3. Cattivi Guagliuni
4. La paranza di San Precario
5. Italia Spa
6. Vilipendio
7. Yes Weekend
8. Tarantelle Pe’ Campa’
9. Morire Tutti I Giorni
10. Antifa 2.0
11. Resto Umano
12. Confusione Totale
13. Mo’ Basta
14. Mai Più Io Sarò Saggio
15. Penso Che Non Me Ne andrò