Nata in maniera del tutto fortuita, la collaborazione tra i producer svedesi Bloodshy & Avant e Andrew Wyatt prosegue in una nuova esperienza discografica non troppo distante dai fasti dell’esordio, ottima dimostrazione di come si possano coniugare le più placide delle atmosfere indie-pop alle sonorità  elettroniche di largo consumo, marchio di fabbrica dei due produttori svedesi, riusciti in qualche anno ad assurgere insieme a pochi altri alla lobby sonora del pop consumistico.

Nella dimensione Miike Snow i due sembrano voler porre una barriera invisibile da quanto già  fatto per la Britney o la Kylie di turno, andando a scrivere piccoli quadri di pop obliquo sopraffino. Innegabilmente, se comparato al predecessore, nel nuovo disco sembra di assistere a un rinvigorimento della componente danzereccia, seppur costantemente deviata da quello spirito trasognante e fiabesco lontano anni luce dai ritmi supercatchy del più esplicito acchiappo pop. Ci si trova così davanti a ottimi pezzi sbrilluccicanti di elettropop e spensieratezza (“Enter the Jokers Lair”, “No Starry World”), qualche episodio indietronicamente impersonale (“Garden”, “The Wave”) e un paio di bombe già  pronte per il dancefloor senza il bisogno di ripassare per la sala di mixaggio (“Paddling Out” non per niente primo singolo estratto). Ma è nella dimensione più onirica che i tre riescono a dare il meglio, andando a scrivere nella marcetta fischiettata di “Bavarian #1 (Say You Will)” e nel mantra oscuro di “Black Tin Box” (in compagnia di Lykke Li, ormai primadonna dell’alt-pop scandinavo) due tra i migliori episodi pop del 2012.

Seppur non osando troppo ma limitandosi a limare le piccole defaillance del debutto, “Hapy To You” si presenta come il disco giusto al momento giusto: una piacevole brezza primaverile priva di slanci eccessivi, l’ascolto perfetto per le prime giornate di sole.