Il clima ci è amico e regala un piccolo spicchio di inizio estate alla città . L’inizio del concerto è fissato per le 21 più o meno puntuali e il teatro è sold out, per cui conviene presentarsi per tempo e accaparrarsi i posti migliori. L’aria fresca ci accompagna nel cuore di Napoli fino alla Galleria Toledo nei vicoli dei Quartieri Spagnoli dove gli EPO presenteranno dal vivo il loro nuovo disco “Ogni cosa è al suo posto”, già recensito su queste pagine qualche giorno fa. Ci assicuriamo un posto in prima fila e ci godiamo lo spettacolo del quartetto napoletano in splendida forma. Tra nuove e vecchie canzoni per più di un’ora e mezza di spettacolo, la voce di Ciro Tuzzi modula un saliscendi di emozioni forti, lambendo spesso l’intimismo di alcune nuove composizioni (Tutto quello che ho di te/A piedi nudi sui vetri) oppure approcciando in stile decisamente rock altri brani (Sporco/Nastro isolante).
Ciò che rende la serata speciale, oltre lo stato di grazia della band, è l’alchimia con un pubblico in religioso silenzio durante i brani, ma che regala applausi ad ovazioni nei momenti di pausa. Ad impreziosire la setlist alcuni ospiti, tra cui il cantautore Giovanni Truppi al piano in “Animali fragili” e Giovanni Block al flauto in “Venere”. La strumentazione ricca, il minuzioso lavoro sui suoni di chitarra di Michele De Finis, la grinta percussiva di Jonathan Maurano nei momenti più rock si amalgamano perfettamente con il basso di Lucio Corvino, nuovo acquisto della line up. L’equilibrio tra brani vecchi e nuovi è perfetto, il gradimento della platea uniforme, cosa rara quando in un live si presentano molti brani ancora non collaudati, ma che la serata sia incalanata sui binari giusti si capisce sin dalle primissime note. Gli EPO sono tornati e dimostrano di aver accumulato sufficiente esperienza per offrire uno spettacolo di prim’ordine, soprattutto in una location che ne valorizza pienamente l’acustica e il gran lavoro sulle sfumature colto nel disco. E al ritorno a casa resta il aspore dolce e fresco di una serata perfetta che ricorderemo a lungo.
Foto thanx to Sabrina Cirillo