Il progetto Der Noir nasce nella polvere dell’estate 2011. è il desiderio di scendere nelle gelide acque della darkwave a congiungere Luciano Lamanna, Manuele Frau, Manuel Mazzenga, tutti provenienti da diversi e interessanti ambiti del panorama musicale italiano. L’ incontro genera un album che si cala senza paura tra cupi fondali lucenti: negli stati d’ansia degli Afrodisia Città Libera e degli americaniLycia, tra i crimini di passione del Carillon Del Dolore, dentro il profumo di morte dei Symbiosi, nell’universo desaparecido dei Litfiba.
Sprofondando in un mare d’inverno anni Ottanta si ritrovano le bellezze sommerse della new wave italiana, che come Atlantide è scomparsa in un singolo giorno di disgrazia. è l’utilizzo di macchinari analogici che permette alla formazione romana di raggiungere gli abissi di un sound retrò dove galleggiano le alghe innevate dal minimal synth di “Private Ceremony” e dalla cold wave del singolo “Another Day”. Un suono che viene da lontano e un’estetica vintage in cui lasciarsi totalmente annegare. L’estate morta dei Der Noir è il ritrovamento di uno splendido continente impregnato di retromania.
Si spera che la prosecuzione delle ricerche nelle terre sommerse del post punk possa lasciar emergere anche la personale esperienza musicale di ognuno degli eroi che appartiene alla spedizione, perchè nessun passato ne sacrifichi un altro. Colpire le illusioni mitologiche del tempo ritrovato è l’unico mezzo per tornare al futuro .
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2. Done
3. Lontano Dalle Rive
4. Stranger’s Eye
5. Oblivion
6. Another Day
7. Cosa Vedo
8. Dead Summer
9. Clouds Of ’86
Ascolta “Oblivion”