A più di un mese di distanza dal concerto programmato al Rock In Roma, i Placebo hanno dato un antipasto di quello che è il loro spettacolo dal vivo, grazie ad una serata inquadrata all’interno della Mercedes-Benz A-Rock Series, concerti organizzati dalla casa automobilistica tedesca per promuovere un nuovo modello.
Dopo essersi fatti attendere un po’, i Placebo salgono sul palco. Brian Molko (voce e chitarra), Stefan Olsdal (chitarra e basso) e il batterista, subentrato nel 2008, Steve Forrest. Insieme a loro una serie di roadie si muoveranno tra chitarre e tastiere a fare da supporto, insieme alla tastierista e violinista Fiona Brice. Rispetto ai Placebo di dieci anni fa, visti sullo stesso palco, sembra a tratti di vedere una band totalmente diversa: più consapevoli della loro capacità di essere rock band in grado di trascinare il pubblico, più maturi ed anche più “pop”, sia nelle movenze che nella presenza scenica.
Il concerto parte con la b-side “Leeloo” e “Kitty Litter”, opening di “Battle for the Sun”. Un inizio d’impronta decisamente rock che prosegue con la ballabilità di “For What It’s Worth” e si dilunga tra “Ashtray Heart” e una gran bella versione di “Every You Every Me”. Risaltano in particolare all’interno del set versioni rielaborate di “Teenage Angst” (unico estratto dal debutto omonimo del 1996, ora riproposta in modo totalmente differente), “Special Needs” e “Song To Say Goodbye”. Il set principale viene chiuso dall’ormai classico “The Bitter End” e viene seguito da un bis riuscito particolarmente bene con “Post-Blue”, “Infra-Red” e un’ottima “Taste In Men”, primo singolo di “Black Market Music”, terzo disco della band.
Un onesto spettacolo rock per un’onesta, nonostante gli alti e bassi degli ultimi anni, rock band.
Foto thanx to Giulia Delprato.