2:54 è il momento di “A history of bad man” dei Melvins preferito dalle sorelle Thurlow, due piccole donne notturne proclamate principesse dopo l’uscita di “Scarlet”. Un EP dove queste eroine dello charme indossano sapientemente le tetre tinte del post punk insieme a vesti più convulse da ragazze arrabbiate.
Abiti cool che richiamano The XX in chiave Cure, oppure Siouxsie Sioux ridisegnata dalla contemporanea dolcezza di Anna Calvi. Una fusione di elementi che oggi, nell’ album d’esordio, non riesce a stravolgersi ancor di più. I presagi più rock vengono bloccati dalle tenebre distese sopra muri di basso che non possono essere penetrati con il delirio della passione. Una compostezza razionale rende le tracce incapaci di arrivare sopra quelle cime tempestose in cui certe donne sono riuscite a farsi trasportare con la loro raffinatezza.
Da Charlotte ed Emily Bronte alle sorelle Casady (più comunemente conosciute come CocoRosie). Cugine delle Warpaint e nipoti di Raincoats e Slits, le due intestatarie del progetto 2:54 non riescono ad armonizzarsi reciprocamente. Le sciamaniche movenze della cantante percorrono ritmi distanti dalle corde ombellicali della sorella più noir. Perchè se, come recita Jo March nel celebre incipit di un libro di Louisa May Alcott, “Natale non è Natale senza regali”, non basta un legame di sangue per avvolgere le notti condivise nel cordone del post punk. Queste nuove icone dell’indie hanno tutta la stoffa che occorre per un guardaroba pieno di tagli e sfumature, colmo d’intensità . Ciò che ancora devono trovare è una palude selvaggia dove morire e risorgere come la Giovanna D’Arco dei Melvins.
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2. You’re Early
3. Easy Undercover
4. A Salute
5. Scarlet
6. Sugar
7. Circuitry
8. Watcher
9. Ride
10. Creeping