Lo scorso anno, proprio su queste pagine, ero tra i primi a segnalarvi l’ottimo mixtape dei Death Grips, il trio di Sacramento tra i cui membri spicca il rapper Stefan Burnett e il noto batterista Zach Hill, mentre altrove salutavo l’approdo su una major (Sony Music, tramite Epic Records) con il debutto “The Money Store” come “moderna favola del rock”: l’idillio (quel “vissero felici e contenti” che chiude ogni favola) però non pare essere durato a lungo ed i tre son tornati a un metodo di distribuzione certamente più diretto, come il free-download.
Infatti il nuovo “No Love Deep Web”, annunciato insieme al predecessore e atteso per ottobre, esce liberamente scaricabile dal loro sito dopo che la Epic ha tergiversato, probabilmente colpita dalla copertina, già  chiacchieratissima sul web: lo scatto piuttosto amatoriale (un mio amico aveva una foto uguale, cambiava ovviamente il proprietario del membro) di un cazzo pallido e duro, su cui è scritto il titolo con un pennarello nero.

Eppure la musica che sostiene il flow declamatorio è ancora migliore rispetto al recente fratello maggiore, un uso abbondante ma mirato dell’elettronica e meno sonorità  rock (ma è chiara l’attitudine punk di sempre) caratterizzano i quarantacinque minuti di un’opera che sembra trovare definitivamente la quadratura del cerchio riguardo il sound dei Death Grips: semplificando (neppure troppo) i Rage Against The Machine incontrano Digi G’Alessio, i Public Enemy in salsa footwork.
I beat sono disturbati, i synth invadenti sin dall’iniziale “Come Up And Get Me” e Burnett sempre meno eccessivo e più espressivo, tanto nel minimalismo sghembo di “Lil Boy” quanto nell’orgia stroboscopica di “No Love”. Un inizio sospettosamente funky introduce una “Black Dice” in cui son le consuete ritmiche storte a regnare, mentre “Lock Your Downs” si fa disperatamente ambientale e “Artificial Death In The West” affonda minacciosamente in distorsioni dubstep. “Pop” alterna delicatezze glitch a duelli tra motoseghe laser e “Stockton” è swag al rallentatore.

Pienissimo di soluzioni intelligenti, meno caciarone e più obliquo rispetto ai suoi antecedenti, urgente ma coerente, “No Love Deep Web” è certo l’uscita più significativa al momento per i Death Grips e dimostra ancora una volta la genialità , il coraggio e la passione che muove le menti dietro al progetto.

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No Love Deep Web
[ autoprodotto -2012]
Similar Artist: Rage Against The Machine, Public Enemy, Lord Bean, MellowHype, Spoek Mathambo, Wiley, 5Y5
Rating:
1. Come Up And Get Me
2. Lil Boy
3. No Love
4. Black Dice
5. World of Dogs
6. Lock Your Doors
7. Whammy
8. Hunger Games
9. Deep Web
10. Stockton
11. Pop
12. Bass Rattle Stars Out The Sky
13. Artificial Death In The West

Ascolta “No Love Deep Web”