La rinascita dell’electro-house, iniziata nei primi anni Zero del Duemila e giunta a consacrazione mondiale verso il crepuscolo degli stessi anni, ha avuto come base comune ai differenti artisti bassi importanti e aggressivi, synth cattivi e batterie che puntavano decisamente a farti esplodere e saltare, oltre che ballare.

Tra i più importanti esponenti del tutto, troviamo il berlinese Alex Ridha aka Boys Noize. Alla sua sconfinata discografia fatta di singoli e remix, dopo “Oi Oi Oi” e “Power”, il dj e producer tedesco aggiunge “Out Of The Black”, pubblicata sulla sua etichetta Boys Noize Records. La domanda che mi sorge spontanea, come sempre quando mi trovo davanti a questo tipo di lavori da parte di producer di musica elettronica, è sempre la stessa: era davvero il caso? Il perchè della domanda è dato dal fatto che molto spesso questi dischi sono mere compilation di singoli. La risposta, in questo caso, è positiva. Il motivo lo spiego subito.
Al giorno d’oggi, come ribadito in tutti i modi possibili, la musica ha cambiato la sua modalità  di fruizione: un album ha una durata media di vita ridottissima, per via del marasma di uscite quotidiane in cui perdersi è davvero facile, e per la facilità  con cui si reperisce ormai tutto sul web (e meno male, aggiungo io, perchè il download è un ottimo modo per evitare clamorosi bidoni). Per far sì che un prodotto sulla lunga distanza duri nel tempo, c’è bisogno di qualcosa che lo distingua da tutto il resto.

Alex Ridha rientra tra i miei producer preferiti nel suo ambito: i suoi remix sono godibilissimi, riescono (quasi) sempre a fare breccia, entrano nelle playlist dei selecter di tutto il mondo e hanno un taglio molto personale. Un remix di Boys Noize lo riconosci al volo, anche quando non sai che è roba sua. Questa riconoscibilità  è un po’ persa in alcuni episodi di questo disco: vuoi per le collaborazioni sparse che ha sviluppato negli ultimi tempi, vuoi per la direzione che la musica da club ha preso da quando la dubstep ha fatto il botto. Per dire: “What You Want”, “Ich R U” e “Touch It” sono “ispirate” (diciamo così) da Daft Punk e Justice, “Conchord” con Siriusmo è praticamente una riedizione del french touch di cui lo stesso Siriusmo è esponente. Ecco, da questo punto di vista avrei preferito, da ascoltatore, maggiore personalità  in queste produzione. Non considerando “Merlin” e “Circus Full Of Clowns” con Gizzle, che rispettivamente sono superflua e un palese tentativo di acchiappare il pubblico dubstep, il resto del disco dimostra che il nostro ha ancora voglia di far saltare i dancefloor di tutto il mondo, non rilasciando nulla di particolarmente innovativo ma semplicemente puntando sulle caratteristiche del suo suono che lo hanno fatto adorare ovunque e aggiornandole in chiave 2012.

Il singolo “XTC” ne è un’ ottima dimostrazione, “Missile” e “Stop” sono improntate a quell’electro gonfia e cattiva che tanto piace in giro per il mondo, “Got It” con Snoop Dogg è un perfetto esempio di come mescolare hip hop e elettronica: ognuno dei protagonisti svolge il suo compito in maniera egregia e il risultato è ottimo (e tra l’altro non sentivo Snoop così incisivo sul beat da un bel po’).
In definitiva, esclusi le piccole ruffianerie dubstep , Alex Ridha ci consegna un disco godibile, lungo il giusto e che continua il suo percorso in maniera ragionata. Way to go, e che il rumore continui a far ballare la gente nei club.

Out Of The Black
[ Boys Noize Records – 2012 ]
Similar Artist: Daft Punk, Justice, Fukkk Offf
Rating:
1. What You Want
2. XTC
3 . Missile
4. Ich R U
5. Rocky 2
6. Circus Full Of Clowns feat. Gizzle
7. Conchord feat. Siriusmo
8. Touch It
9. Reality
10. Merlin
11. Stop
12. Got It feat. Snoop Dogg