La prima cosa che scopro sui Naomi Punk, è che questo giovane trio è originario di Olympia/Seattle. Ora, pare quasi scontato svelare a quali gruppi sono stati paragonati: primi tra tutti, i Pearl Jam di Eddie Vedder, annoverandoli come nuovi “decostruttori del grunge” – grazie Pitchfork. Come se non bastasse, per rendere il tutto più difficile, la reissue di “The Feeling” (originariamente uscito in vinile), è stata etichettata come caposaldo del – citazione testuale – shoegrunge (si, i generi più strambi capitano tutti a me).
Se proprio vogliamo fare paragoni, il grunge fortemente lo-fi su cui il disco è improntato si avvicina a quello dei primi Nirvana. L’aura di rabbia repressa di Cobain viene sostituita da una cacofonia diffusa (tanto nell’aspetto strumentale quanto nelle liriche), che esprime in una nuova forma quel malessere diffuso – che di per se era alla base della filosofia della Seattle degli anni 90. Eppure, questo gioco delle coppie improvvisato è particolarmente riduttivo, in quanto, tra gli altri, la band si rifà al post-punk Manchesteriano e al sottobosco proto-punk della working class inglese (“Trashworld”). Gli strumenti si trascinano ciclicamente, limitando le scariche di energia ad un garage decadente degno dei Dead Weather di Jack White o il polifonico blues dei Band of Skulls.
Sempre per sfatare questo mito shoegrunge, il trio si lancia in una suite strumentale post-industrial che ricalca le orme di gruppi della nicchia underground quali Lust for Youth, dimostrando una quantomeno spiccata versatilità . L’aspetto lo-fi è una lama a doppio taglio: la mancanza di variazioni sul tema gioca a sfavore delle tracce strumentali, la cui ripetitività generale risulta alla lunga frustrante.
Per gli ascoltatori impazienti, “The Feeling” è una vera e propria sfida. Tutto è, fuorchè un album da amore al primo ascolto. Un suono grezzo e improvvisato che sicuramente nasconde qualcosa in più. La sua ricchezza di livelli è direttamente proporzionale al numero di ascolti: siate persistenti, e perseverate, e sicuramente ne trarrete i frutti.