A volte bastano poche parole, semplici e immediate, per farsi capire al volo. Allo stesso modo, non servono poi tante canzoni per dichiarare il proprio mood. Lo si evince da questo EP dei Blood Red Shoes che, evitando appunto troppi giri di parole, in meno di 10 minuti rende chiara la direzione in cui vuole andare il duo di Brighton.

In tre tracce si possono dire tante cose. Si può esplicitare il proprio stile, piuttosto “grezzo” e senza fronzoli, duro, che contrasta con i lineamenti giovani e morbidi dei visi di Steven Ansell e Laura-Mary Carter. Si può rendere omaggio alle proprie origini musicali, con un passato che trasuda di Nirvana e Pixies, con e riferimenti alle band che, volenti o nolenti, influenzano le scelte musicali del gruppo. Si può scegliere di staccarsi dalla scena inglese mainstream, considerandosi “punk” negli atteggiamenti e nei modi di suonare. Si possono trasmettere ai fan gli stati d’animo scaturiti percorrendo gli Stai Uniti on the road (l’album è stato registrato lo scorso ottobre a Dallas durante il loro ultimo tour, e prodotto da John Congleton).
è passato meno di un anno dall’uscita del loro terzo album, “In Time To Voices”, ma questo EP è differente. Più diretto, meno complicato. Si presta a un ascolto “poco impegnato”, passando via senza lasciare segni indelebili. Vuole puntare dritto alla pancia di chi ascolta, suscitare emozioni senza badare troppo alla perfezione.

Lo si capisce immediatamente, fin dall’attacco della prima traccia, “Red River”, primo singolo estratto. La chitarra distorta parte sola, creando una suspance che culmina poi nel ritmo della batteria di Steven Ansell. La voce (come anche la chitarra) è di Laura-Mary Carter, che accompagna in modo orecchiabile una sequenza di energici riff.
In “Black Distractions” è invece la batteria, inizialmente, a partire scandendo il ritmo e a dominare in tutto il pezzo. La voce in questa traccia è quella di lui, accompagnata dai cori e dalla seconda voce di lei, in quello che diventa quasi un duetto ““ botta e risposta tra i due.

Chiude l’EP “Idle Hands”, pezzo in cui la melodia viene ripetuta in un mix di cori a due voci, con una presenza importante della batteria e la chitarra “dura” che evocano atmosfere rarefatte.
Nota per i fan: Water sarà  pubblicato solo su vinile 10″ e in edizione limitata, 500 copie.