Del trio bolognese The Crazy Crazy World of Mr. Rubik vi avevam parlato brevemente in occasione del loro buon esordio e, negli anni successivi, ero tornato più volte a domandarmi se e quando tale debutto avrebbe visto un seguito, sperando che i nostri non si dimostrassero soltanto una meteora, poichè il loro mix di tentazioni danzerecce e solido, quasi riflessivo, blues-rock meritava certamente un approfondimento. Infatti il nuovo “Urna Elettorale” si concentra sullo stesso dualismo, trovando in fascinazioni etniche il collante tra i due volti del sound.

E allora già  nel singolo e brano d’apertura “Sebele” assistiamo all’incontro-scontro tra groove africani e dilatazioni post-rock, così come in “Fantasamba” al rock più incalzante e acido si aggiungono affascinanti sentori cubani. Altrove vi sono meno sorprese, ma i brani si distinguono per personalità  e forza: il massiccio monolite de “La Nona Rivoluzione Silenziosa”, le prepotenti distorsioni di “Cambiamo Forma”.
Sempre più presenti poi atmosfere psichedeliche e stranianti, come nelle riflessioni noise della titletrack (in cui l’ironia che caratterizza solitamente i testi lascia spazio a una rassegnazione assai polemica) o nella reiterazione quasi minimalista dell’omaggio ai CCCP “Live in Punkow”.

Un ritorno che conferma la validità  del progetto The Crazy Crazy World of Mr. Rubik e propone una mezz’ora di suoni ipnotici e coinvolgenti.