C’è un elemento cristallino che fluttua nella musica di Rhò, qualcosa di cosi leggero, freddo, capace di penetrare dentro il cuore, in modo dolcemente deciso. Sicuramente questo elemento è composto da un’enorme passione verso un modo di concepire la propria musica, che si allontana da qualsiasi forma pop, rimanendo tremendamente spontanea e intima. Sarà  un percorso di vita, di scelte fatte, di esperienze, di ricordi (anche insignificanti), che nell’arco di una vita trascorsa, riescono a prendere forma e sostanza, per trasformarsi poi in qualcosa di autentico e unico. Come gli 8 brani che compongono l’esordio discografico di Rocco Centrella alias Rhò.
Uno stile esterofilo legato alla scena indie nord-europea, con un cantato delicato che si destreggia tra suoni acustici e basi elettroniche. Un andamento malinconico, che a tratti si trasforma, esplodendo in frammenti di luce.

“Pillow” apre il disco proprio dal contatto con la natura, nella sua malinconica dolcezza sonora. Stesso leitmotiv della successiva “Lost”, un brano lungo e lento, con un ritmo ondeggiante ed una coda struggente. “Nailles” viaggia spedita nel suo battito incessante, ed un ritmo che si intensifica minuto dopo minuto. Un’elettronica fredda, vagamente anni’80 introduce “3000 Birds”, un brano esteso, cupo, capace di esplodere nel suo finale liberatorio. Uno degli episodi migliori fin qui presenti. “Lost (reprise)” è un piccolo intermezzo caotico di 2 minuti, mentre “Behind” dona attimi di luminosità  al disco. “That Time”, altro brano stupendo, si apre con un’atmosfera dai suoni freddi, quasi crepuscolari, che con il passare del tempo si trasformano in raggi di luce. Un brano lungamente intenso e palesemente emozionante. “Kyrie Eleison” invece chiude con una sorta di respiro musicale, questo piccolo ed intenso viaggio.

Sicuramente ci troviamo di fronte ad un esordio interessante che si colloca in una scena romana estremamente vivace per varietà  di scelta. La musica che compone questo disco è interamente scritta, suonata e registrata dallo stesso autore nella sua camera. Una musica che odora di paesaggi nord-europei. Toccherebbe a questo punto trovarsi in quei bellissimi posti sperduti, respirare queste canzoni e sopratutto, chiudere gli occhi.

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Kyrie Eleison
[ autoprodotto – 2012 ]
Similar Artist: Sigur Rós, Sin Fang
Rating:
1. Pillow
2. Lost
3. Nailles
4. 3000 Birds
5. Lost (reprise)
6. Behind
7. That Time
8. Kyrie Eleison