Uno dei motivi che mi ha spinto a scrivere e raccontare i dischi è la reale possibilità di conoscere materiale nuovo. Escono così tanti dischi che per forza di cose lasci sempre qualcosa indietro. Rientrano nel discorso materiale nuovo i Boy & Bear, band australiana, con la fresca pubblicazione della loro seconda fatica in studio. Con “Harlequin Dream” la band sposta leggermente il proprio baricentro indie-folk rispetto al precedente “Mirror” e introduce una nuova miscela fatta di pop-rock con una buona dose di california-dreaming anni ’70. Un disco infatti che, ascoltato in auto durante un bel viaggio, aumenta nettamente il suo valore; indossate occhiali da sole, immaginate il sole del deserto americano “Southern Sun”, ricordate lo stile dei Fleetwood Mac (l’omonimo album per interderci) e vedete con non manca niente per l’ascolto di “Harlequin Dream”.
Con il brano “Three Headed Woman”,uno dei due singoli del disco, il richiamo all’ala poppeggiante dei Band of Horses è forte. Una potenziale hit radiofonica è sicuramente “Bridges”. Il suo ritornello lo puoi cantare per diverse settimane. Piccolo punto di forza nonchè piccola chiave di rottura è rappresentato dall’arrivo del folk, finora poco presente, in “A moment of Grace”, il miglior momento del disco. Una ballad malinconica che Justin Vernon apprezzerebbe. La voce del vocalist Dave Hosking è davvero bella, avvolgente. Di grande impatto è il duetto con le trombe nella parte finale del brano, che si impregna di atmosfera. Lasciata “A moment of Grace” la band ritorna in America con la country “End of The Line”, la notturna “Back down the Black”e il richiamo ai Coldplay in “Real Estate”. Riempitivi che apparecchiano la tavola per il secondo miglior momento del disco: “Stranger”. Linea melodica accattivante, un inciso ben inspirato e un bel chitarrone acustico che non guasta mai.
In Australia li paragonano ai Mumford & Sons, ma sostanzialmente il paragone è fittizio se non per l’aspirazione ad un pubblico mainstream colto che da un bel pò ama ascoltare dischi pseudo-folk e le sue infinite sfumature e al look simile che i 5 ragazzi del South Wales mostrano dal vivo.
Con un supertour che li vedrà esibirsi in Europa, America, Australia, i Boy & Bear sono pronti a far conoscere il loro sound pulito, semplice, immediato, positivo di “Harlequin Dream”.
Credit Foto: Daniel Boud