La rigida e schematica definizione di generi musicali negli anni è andata sempre più svanendo favorendo una sorta di ibridazione tipica di molte delle produzioni del terzo millennio che, mescolando e intrecciando tra di loro generi classici, hanno dato vita e forma a vere e proprie nuove tendenze musicali. E’ il caso dell’etichetta americana DFA Records, fondata da James Murphy, che con il suo progetto LCD Soundsystem ha spianato la strada a quel meltingpot di generi divenuto un vero e proprio trademark e carattere distintivo della stessa label. Punk, rock, dance, elettronica e synth pop si mescolano cosi’ insieme dando corpo a sperimentazioni sonore inedite fatte di forti richiami alle sonorità  tipiche anni ottanta qui ri-coniugate in un nuova e alternativa grammatica musicale. Gli Holy Ghost! si inseriscono a pieno titolo in questo movimento.

Amici sin dalle elementari i due newyorkesi Alex Frankel e Nick Millhiser muovono i primi passi nella musica con un progetto rap hip-hop gli Automato e pubblicano nel 2003 il loro album omonimo (Coup De Grà¢ce, 2003) prodotto da Murphy e Goldsworthy della DFA. Il progetto viene quasi subito abbandonato e grazie all’incoraggiamento dei due produttori i due iniziano un nuovo percorso creativo fatto di sperimentazioni sonore che li porterà  così alla stampa del loro primo singolo dalle forti connotazioni dance “Hold On” (DFA Records, 2007). Sarà  pero’ la pubblicazione del secondo singolo “I Will Come Back” (DFA Records, 2009), accompagnato da un video dal forte impatto visivo e con espliciti richiami a “Confusion”, uno dei classici dei New Order, a dare a Frankel e Millhiser visibilità  mondiale facendo circolare cosi’ il nome degli Holy Ghost! al di fuori della ristretta scena clubbing. “Static on the Wire”, l’ep del 2010 (DFA Records,2010) consacra il gruppo come i nuovi rappresentati di quel sound ibrido fatto di elettropop anni ottanta, dance ed elettronica tipico di molta della contemporanea produzione dancefloor. Holy Ghost! (DFA Records,2011) è il primo album registrato e prodotto dal duo, un disco che vede una lunga gestazione e risulta quasi una raccolta di tutta una serie di brani divenuti famosi grazie agli innumerevoli passaggi radiofonici e agli svariarti remix circolati prima della sua stampa definitiva. Parallelamente Alex e Nick cominciano a remixare una serie di brani di vari gruppi famosi ed iniziano un prolifico tour per il mondo animando molte delle notti dance più trendy in giro per vari festival e club esclusivi. “Dynamics” (DFA Records, 2013), il secondo lavoro degli Holy Ghost!, viene pubblicato alla fine dello scorso anno e vede la partecipazione di molte figure di spicco del mondo alternative dance. Oltre a James Murphy in veste di co-produttore di alcune tracce, ritroviamo come ingegnere del suono Chris Zane, collaboratore tra gli altri di Passion Pit e Walkmen e i contributi ai vocal di Alan Palomo dei Neon Indian e di Nancy Whang ex LCD Soundsystem.

I riferimenti del disco rimangono molto simili alla produzione precedente : dall’electro-pop anni ottanta alla nu disco passando per il synth pop e l’italo disco sempre più abusata nelle ultimi anni. “Dynamics” risulta più facile e pop del precedente dove la ricerca di suoni e melodie sono spinte verso la facile e immediata fruizione senza fronzoli ed orpelli. “Canzoni da doccia” come “Okay”, “Changing Of The Guard” o “Dance A Little Closer”, leggere semplici ed immediate nella loro struttura riempiono la tracklist dalla quale emergono pero’ anche pezzi con spessore come “Dumb Disco Ideas”, retto da un geniale e sostenuto giro di basso che riporta alla mente le produzioni degli LCD Soundsystem o come “I Wanna Be Your Hand” rallentata e rarefatta o “Bridge And Tunnel” pregna di cultura clubbing di derivazione disco-dance anni settanta e del sound tipico da Studio 54.

Dynamics
[ DFA – 2013 ]
Genere: club-dance, electro, synth pop

Rating:

1. Okay
2. Dumb Disco Ideas
3. Changing of the Guard
4. Dance a Little Closer
5. It Must Be the Weather
6. For Edgar
7. I Wanna Be Your Hand
8. Bridge and Tunnel
9. Don’t Look Down
10. In the Red
11. Cheap Shots