Parte subito forte superando i tremila giri il nuovo lavoro dei “Disco-Rock Trio” (così si definiscono loro stessi) We Have Band.
“Modulate” in meno di un giro di lancette vi entra in circolo a tal punto da immaginarla regina della Dancefloor. Penserete a Foals (meno suonati ovviamente), XX, Friendly Fires, Metronomy, Hot Chip, M83, Ladytron, ma starete muovendo testa e corpo ascoltando un pezzo del trio londinese, che dopo un omaggio all’elettropop anni ’80 con “Look the Way We Are”, sparano la cartuccia migliore del lotto con “Someone”. Quel falsetto sognante nel ritornello non uscirà mai più dalle nostre teste. Un singolone in lizza a diventare tra i migliori dell’anno.
In “Save Myself” incontriamo i Pulp vent’anni dopo. L’evoluzione del Brit-pop in una scena che a Londra vive e primeggia da diversi anni: un misto di pop ultraballabile ed elettro-pop che non cade mai nel banale, con spirito di ricerca di un particolare gusto. Freschezza di stile, capacità di coinvolgere. Grande scelta quella di una registrazione fatta al Flesh and Bones Studio, a casa di Luke Smith produttore dei Foals e l’aiuto in produzione di Tim Goldswothy, guru del suono della DFA Records, vedi LCD Soundsystem. Il tutto superprodotto da Tom Wegg-Prosser uno dei tre membri della band quindi quasi self-produced.
Il disco presenta inoltre diversi e accattivanti registri vocali che rendono le undici tracce di “Movements” vive e sensuali.
Il disco nel finale si perde un pochino ma insomma se avete voglia di tanta dance, un po’ di jungle, math pop, house, Madonna e super tirate di basso siete entrati nel tunnel giusto.
Ci verranno a trovare anche in Italia.
Se volete scatenarvi, siete nel posto giusto.
2. You Only
3. Look The Way We Are
4. Someone
5. Save Myself
6. No More Time
7. Burning On My Lips
8. Heart Jump
9. Please
10. Every Stone
11. Blue