In occasione del tour italiano, cogliamo occasione per parlare di Lonesome Leash, multistrumentista già coinvolto in altri progetti (Dark Dark Dark, Hurray for the Riff Raff,Why Are We Building Such A Big Ship?) di cui si parla troppo poco, anzi quasi per niente, dalle nostre parti. I suoi due lavori, “I Am No Captain” e l’EP “One Foot In Front Of The Other”, offrono un colpo d’occhio , anzi d’orecchio, di tutto rispetto. La formula è quella di un art rock che prende a mani basse dal folk, scivolando agilmente in strutture più o meno complesse ed eleganti, multicolori e stratificate. Ci sono echi di un Beirut meno gitano e assaggi di solennità dai riflessi orchestrali (a tratti, ma solo a tratti sembra di ritrovarsi tra le mani stralci degli Arcade Fire meno “consumisti”).
Una matassa complessa e coesa, che mostra una creatività ben indirizzata attraverso una personalità forte. Sembra quasi un veterano a sentirlo su disco, forte di un’autoproduzione che non indugia in composizioni scheletriche ed essenziali, ma le arricchisce costruendo echi di feste folk in chiaroscuro e saliscendi cromatici. Insomma, una piacevole scoperta di un talento deciso che meriterebbe seguito maggiore di quello fino ad oggi raccolto.
1. Maps
2. Dead
3. This Time
4. Road
5.Instrumental
One Foot In Front Of The Other
1. Riddle
2. Feeding Frenzy
3. Pelican
4. Wrong
5. Captain
6. Fade Away
7. Ghosts