Tempo di piccole rivoluzioni per i The Rural Alberta Advantage. Apparentemente non sono poi così diversi da “Hometowns”, l’esordio autoprodotto per necessità che anni fa (era il 2008) li ha fatti scoprire ai tanti appassionati di quella branca dell’indie rock che confina spesso e volentieri col folk più genuino. A quell’album, ripubblicato dalla Saddle Creek nel 2009, ne sono seguiti altri due (“Departing” e “Mended With Gold”) in cui il sound dei The RAA si è fatto più raffinato senza perdere però la capacità di trascinare, di coinvolgere. Il sound di una band che preferisce andare in tour e testare on the road le nuove canzoni per poi portare l’energia dei concerti con sè in studio.
Cosa è cambiato quindi? Tutto e nulla in verità . A Paul Banwatt e Nils Edenloff si è aggiunta Robin Hatch alle tastiere e ai backing vocals dopo che Amy Cole ha deciso di lasciare, un po’ a sorpresa, lo scorso anno. Questa è la piccola rivoluzione di cui parlavamo, ma in realtà i The Rural Alberta Advantage restano fedeli a se stessi. “The Wild” torna a parlare di ricordi e promesse, di vite lasciate e perse raccontando storie di uomini in fuga che lottano per sopravvivere contro la natura selvaggia.
“Beacon Hill”, che ricorda con infinito dolore il grave incendio che nel 2016 ha distrutto la città di Fort McMurray dove Nils Edenloff è nato e cresciuto, fa venire i brividi e “Bad Luck Again” da la forza di ricominciare. “Dead/Alive” è una corsa contro il tempo a suon di batteria, “Wild Grin” sembra un western in salsa canadese, “Brother” e “White Lights” sono singoli azzeccati e rappresentano insieme a “Letting Go” il presente e il passato dei The RAA. “Toughen Up” invece è il futuro: un brano meno istintivo e spontaneo, che ricorda vagamente “The Ballad Of The RAA” o “In The Summertime” e lascia intravvedere quello che i The Rural Alberta Advantage potrebbero diventare.
La voce di Edenloff è ancora più ruvida, più graffiante del solito e il contrasto con il tono dolce di Robin Hatch rende “The Wild” un ascolto piacevole. I The Rural Alberta Advantage hanno sempre viaggiato veloce e col cuore in mano, senza finzioni nè maschere. Zero compromessi, sono ciò che sono e non si nascondono, non cercano per forza di cambiare neanche quando sono costretti a farlo per cause di forza maggiore. Perchè qualcuno ha detto grazie, basta così. “The Wild” è un disco onesto come la band che l’ha registrato. Trentadue minuti di emozioni genuine.
Photo Credit: Bandcamp