Come era capitato ad altri artisti, ultimi in ordine di tempo i Radiohead, anche la scelta di Nick Cave di suonare a Tel Aviv ha raccolto molte critiche.

Proprio in risposta alle dichiarazioni di artisti e musicisti come Roger Waters, Thurston Moore, Tunde Adebimpe dei TV On The Radio, che invocavano a gran voce l’annullamento della data incriminata Cave ha tenuto una conferenza stampa confermando il concerto in Israele e attaccando i colleghi:

Dopo averci pensato molto ho chiamato i miei ragazzi e gli ho deto ‘faremo il tour in Europa e Israele.’ Improvvisamente per me è diventato molto importante schierarmi contro tutte quelle persone che cercano di mettere al loro posto i musicisti, bullizzandoli, censurandoli, ponendoli in silenzio.

e ancora
Amo Israele, quindi si potete dirlo il BSD (Boycott, Divestment, Sanctions movimento che boicotta Israele) mi fa suonare in questo paese.

La risposta di chi critica questa perfomance non si è fatta attendere.

La Palestinian Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel, organizzazione nata in seno al movimento BDS, ha rilasciato un comunicato dichiarando:
Il live di Nick Cave e il suo recente comunicato in merito sono un regalo alla propaganda dell’apartheid israeliana.

continua il comunicato:
Vogliamo far capire a Nick Cave che non si tratta solo di musica. E’ invece una decisione politica e morale schierarsi con chi opprime e in favore degli chi è oppresso.

concludendo:
Artists for Palestine UK crede che i palestinesi sono giornalmente umiliati. Ci dispiace che in una terra di ingiustizie Nick Cave sia schierato con l’ingiustizia.