Parlare dell’ EP d’esordio dei Softsurf potrebbe essere un buonissimo punto di partenza per esplorare tutto il mondo dello shoegaze asiatico che in questi anni si sta dimostrando più vivo e rigoglioso che mai. Ne prendiamo atto e vedremo se in futuro avremo tempo e spazio da dedicare a un po’ di band che si stanno mettendo in luce nel genere; per ora la nostra attenzione si posa sopra i citati Softsurf, nati nel 2016 e guidati dalla suggestiva voce di Nobuaki Kitamura.
La traccia iniziale e quella finale dell’EP danno le coordinate entro cui si muove il sound di questa promettente band. Se “Blue Swirl” ha esplosioni e distorsioni che rimandano ai MBV ecco che “Dawn Of The Sun” è più accostabile alla magia degli Slowdive. Le tre rimanenti canzoni esplorano l’universo dream-pop, con buonissima attenzione alla melodia e alle carezze pop (“Another Garden”), passando per l’atmosfera rarefatta ed eterea che poi esplode nel muro di suono (“Rainy Moon”) generando una continua commistione di forte e piano, chiudendo con le carezze leggere scosse da una leggera brezza (“Beautiful Day”).
C’è tutto il tempo per crescere e per affinare al meglio una personalità ancora in via di sviluppo. Per ora però i primi passi sono più che buoni.