Attiviamo il radar e scandagliamo in profondità  un universo musicale sommerso. Ogni settimana vi racconteremo una band o un artista “‘nascosto’ che secondo noi merita il vostro ascolto. Noi mettiamo gli strumenti, voi orecchie e voglia di scoperta, che l’esplorazione abbia inizio (e mai una fine)”…

Puntata settimanale di Weekly Radar un po’ più snella del solito in quanto il vostro autore la settimana scorsa è stato a Londra e il tempo per scrivere si è decisamente ridotto. Poco male. La segnalazione settimanale va a pescare una band molto recente, nata nel 2015, che ha appena pubblicato un piacevolissimo esordio in coabitazione tra Kocliko Records e Shelflife Records. Stiamo parlando dei The Keep Left Signs e del loro album “Tomorrow”. Purtroppo non abbiamo molte informazioni su di loro (come avrete capito non abbiamo nemmeno una foto!), ma quelle che sappiamo ci soddisfano, visto che la band è composta da membri (non ci è ancora dato di sapere bene chi sono questi componenti) dei The Mare e dei The Electric Pop Group.

I The Mare erano un quartetto svedese che ricordo con piacere per un EP, “I’m So Happy”, uscito nel 2010. Freschi e pimpanti e con quella carica super pop che nei paesi nordici pare essere la cosa più naturale del mondo, questo era un loro video…

The Electric Pop Group anche loro svedesi erano (ehm, sono!) il progetto dei due fratelli Martin ed Erik Aamot, insieme a Jimmi Thunholm e Gustaf Murman e loro la discografia parla di due album e un EP. Delizie jangle pop che sanno essere romantiche tanto quanto più movimentate, con un gusto per il ritornello sempre invidiabile. Un paio d’assaggi, tanto per sognare ad occhi aperti con questo magico guitar-pop molto debitore alla Sarah Records…

Fatte queste premesse non possiamo che gioire ed emozionarci per la pubblicazione di questa nuova band che racchiude influenze da entrambi i gruppi appena citati, appunto i The Keep Left Signs, che rendono già  disponibile per l’ascolto “Tomorrow”, svelando un piacevolissimo guitar-pop con riferiemnti ’60 e la solita cura svedese a questo tipo di produzioni, dall’incalzante “You’re The One” alla morbida “Demon”. Ascoltare per credere…