#10) METZ
Strange Peace
[Sub Pop]
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Album violentissimo per I Metz che scelgono per la produzione Steve Albini, e si sente. “Strange Peace” è un titolo che la dice lunga sul concetto di “pace” che ha la band Canadese. Suoni grezzi, atmosfera isterica e violenta che prende a pugni in faccia la componente melodica bandita dalla festa. Per i nostalgici del noise/grunge anni 90 come me, questo album non è da sottovalutare come d’altro canto i lavori precedenti della band.

 

#9) OTHERKIN
Ok
[Rubyworks]
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Debut veramente interessante ed energico per questa band di Dublino che ricorda un po’ il rock impattante di band quali Strokes, The Libertines, Jet etc. Linee melodiche accattivanti ed orecchiabili miste a schitarrate punk rock con sfumature Garage. Un bel disco veramente, da sparare a palla nello stereo!

 

#8) THE TELESCOPES
As Light Return
[Tapete Records]
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Sono particolarmente affezionato a questo album perchè di fatto ha segnato il mio inizio qui ad IFB. Sicuramente un disco non facile, un viaggio tra la cacofonie e dissonanze estreme, tra feedback incontrollabili e liriche ipnotiche quasi semi incoscienti. Una album da ascoltare dall’inizio alla fine magari ad occhi chiusi”…provare per credere! Con questo “As Light Return” i Telescopes usano la loro maestria unica per ipnotizzarci come solo loro sanno fare.

 

#7) SPC ECO
Calm
[s/r]

“Calm” è il risultato dell’incontro tra Shoegaze puro anni ’90 e la più recente musica elettronica, il tutto perfettamente coeso da una vocalità  cristallina e pura, quasi vulnerabile. Dean Garcia fondatore dei Curve e la figlia Rose Berlin, confezionano un album stupendo dalle atmosfere calme, nostalgiche e allo stesso tempo psichedeliche. Un lavoro che mi ha accompagnato per la maggior parte dell’ultimo mese, e sicuramente resterà  con me per molto tempo ancora.

 

#6) BLOODY KNEES
Maybe It’s Easy
[Distiller]
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Adoro questi gruppi alternativi inglesi genuini e totalmente underground. I Bloody Knees sono una di quelle band che mi fa rivivere l’atmosfera punk rock che si respira a Londra e magari visto che ci siamo, nei sobborghi di Camden Town. Voce graffiante e aggressiva con chitarre a palla per un band favolosa e altamente sottovalutata che in questo ultimo EP “‘Maybe it’s Easy’ raggiunge la giusta maturità  necessaria per affrontare i grossi palchi. Peccato che il lavoro sia solo un EP, veramente peccato.

 

#5) WY
Okay
[ Hybris / Better Call Rob]
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Che dire, questo duo da Malmö si è fatto voler bene all’istante. Consigliato dal mio spacciatore preferito (di musica ovviamente) questo album è veramente plasmato alla perfezione tra dreamgaze e dreampop. Atmosfere sicuramente cupe e tristi caratteristiche del genere, raffinate dalla voce suggestiva di Ebba e dalle ritmiche create dal compagno Michel che insieme confezionano un debut album di tutto rispetto.

 

#4) VANT
Dumb Blood
[Parlophone]

“Dumb Blood” ha occupato il mio stereo per gran parte del 2017, non scherzo. è uno di quei dischi che almeno una volta al mese ascolto molto volentieri perchè trasmette quella genuinità  “‘Rock’n roll’ di cui tutti abbiamo bisogno. Un disco carico di adrenalina capace di far esplodere i coni dei vostri altoparlanti. Suoni grezzi, distorti in un Brit Punk Rock che lascia poco spazio a fronzoli e tecnicismi. Veramente un peccato che si siano sciolti proprio nel tardo 2017, ci resterà  quindi solo questo Dumb Blood, unico album e protagonista di questa breve ma intensa discografia.

 

#3) VAST ASTEROID
Vast Asteroid
[s/r]
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Un album che mi ha rapito all’istante tra atmosfere “‘droniche’ e desertiche da Area 51. Registrato nel deserto californiano del Mojave al Rancho de la Luna, questo lavoro mette d’accordo gli amanti dello shoegaze, cosmic rock, britpop fino ai più aggressivi Stoner e Desert Rock. Un album da trip mentale, magari sparato in mezzo al deserto a 113 °F, un debutto fantastico per una band molto interessante che non può mancare assolutamente nella mia collezione di dischi.

 

#2) INHEAVEN
Inheaven
[Play It Again Sam]
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La prima volta che ho ascoltato questo disco ho dato per scontato che i quattro Inglesi del Sud di Londra fossero comunque abbastanza navigati. Sbagliavo alla grande! Questo self titled è proprio il loro incredibile debut album. Canzoni alternative rock con quella leggera sfumatura pop che ti stampa in testa le canzoni in maniera indelebile, costringendoti a canticchiare il ritornello durante tutto il giorno. Album stupendo veramente, un debutto invidiabile.

 

#1) WOLF ALICE
Visions Of A Life
[Dirty Hit]
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Beh che dire, chi mi conosce sa che i Wolf Alice sono uno dei miei più grandi amori degli ultimi tempi. Ho atteso “Visions of a Life” in maniera ossessiva dopo essere stato di netto conquistato dal rock alternativo e genuino del debutto “My Love is Cool”. L’ultimo lavoro è un leggero cambio di stile che ha fatto storcere il naso a molti, un passo coraggioso a mio avviso per una band che ha le carte in tavola per fare davvero qualcosa di mastodontico. “‘Sophomore’ riuscito alla grande, poco da dire. Vi amo ragazzi grazie!!!!!!!!