I Castlebeat sono la creatura del tuttofare Josh Hwang, che in quel di LA si diletta a comporre e suonare tutta la sua musica che si manifesta in un convincente lo-fi bedroom pop, vicino alle sensazioni di Beach Fossils e Wild Nothing, ma in una forma decisamente più DIY.
Riverberi dream-pop su un tiro quasi in bilico tra surf e slacker, pezzi più pimpanti tra synth, batteria elettronica anni ’80 e chitarre jangle e melodie agrodolci, come va tanto di moda ultimamente, tutto questo ci è arrivato fin dai suoi primi lavori (ricordando che lui pubblica anche a nome suo) di Castlebeat, ovvero i primi demo del 2015 e l’album omonimo del 2016, ma ora è iniziata la marcia d’avvicinamento per il nuovo album. nell’esate scorsa ci eravamo gustati l’ottima “Heart Still Beats“, poi è stata la volta di “Wasting Time” con quel suo ritmo incalzante e quel cantato così pigro eppure irresistibile.
Due colpi pazzeschi messi a segno, ma, ovviamente non c’è due senza tre.
Il nuovo singolo è ancora una perla malinconica ricca di melodia, come ci ha abituato il nostro Josh che con tre singoli ha dimostrato di poter ambire a un disco di altissimo valore. In questo caso potremmo dirvi che siamo di fronte quasi a dei Cure in vena di surf-pop, minimali e con equipaggiamento ridotto all’osso, che però sanno conquistarci come sempre con una scrittura pop sempre preziosissima.