Ogni mese escono valanghe di dischi. Pure troppi a volte. Starci dietro non è facile, nemmeno per noi. Così sulla nostra personale agenda ne abbiamo selezionati, in anticipo, dieci che, forse, potrebbero (nel bene o nel male) colpirci. Magari ci sbagliamo, ma la buona volonta ce l’abbiamo messa.

FATHER JOHN MISTY
God’s Favorite Customer
[Sub Pop Records]
Release date: 1 giugno

Il quarto disco a nome Father John Misty lo consacra come uno dei crooner più convincenti del nuovo millennio, capace di emozionare con classe come dimostrano le armonie create insieme a Natalie Mering nella title track. “God’s Favorite Customer” è un moderno break up record in cui si decide se stare insieme o lasciarsi con un messaggino sull’I Phone per poi tornare alla difficile occupazione di vivere. Con in testa il fischiettio ritmato e le cronache di vita da star di “Mr. Tillman” a far da colonna sonora.
(Valentina Natale)

MAZZY STAR
Still EP
[Rhymes of an Hour Records]
Release date: 1 giugno

Si rifanno vivi, ogni tanto, Hope Sandoval e David Roback, per allietare i nostri cuori con il candore e la magia delle canzoni a nome Mazzy Star. In questo caso sono solo 4 brani (e uno è una nuova versione di una canzone già  conosciuta), ma tanto ci basta dopo un’assenza di 4 anni (il precedente singolo “I’m Less Here” usciva infatti nel 2014). Il primo assaggio è “Quiet, the Winter Harbor”, toccante ballata autunnale. Passano gli anni ma l’incanto resta uguale.

BEN HOWARD
Noonday Dream
[Island Records]
Release date: 1 giugno

Ben Howard ha dimostrato, con solo due album, di essere una felicissima realtà  nell’ambito di un folk che possiamo definire, almeno dopo il secondo disco, aperto a una vena che vuole essere anche sperimentale, almeno in parte. Vedremo se comparirà  sempre più il lato malinconico, che faceva capolino in modo importante nel disco del 2014 e se il suo fingerpicking ci colpirà  al cuore ancora una volta.

LYKKE LI
So Sad So Sexy
[LL Recordings/RCA Records]
Release date: 8 giugno

Lykke Li per il suo quarto lavoro si affida a Jeff Bhasker, produttore del momento vincitore di un grammy nel 2016 e collaboratore di Kanye West e Jay-Z, virando con decisione verso territori hip-hop/alt-R&B.
La scelta, che tanto sa di conversione mainstream, convincerà  anche noi seguaci della prima ora?
Rimandiamo il giudizio, negativo se giudichiamo i primi 4 singoli rilasciati, all’ascolto integrale di “So Sad So Sexy”.

SNAIL MAIL
Lush
[Matador]
Release date: 8 giugno

Qui la Matador ha pescato il jolly. Gli anticipi dell’album “Lush” ci fanno proprio gridare al miracolo e Lindsey Jordan, nonostante la sua giovane età , pare davvero essere cresciuta a pane e indie-rock anni ’90. Influenze chiare eppure gestite in modo perfetto, fino ad ora. Sicuramente uno degli esordi più attesi dell’anno.

JOHNNY MARR
Call The Comet
[New Voodoo]
Release date:
15 giugno

Anticipazioni un po’ contrastanti per mr. Johnny Marr. Si pensava a qualcosa di decisamente fuori dai suoi schemi dopo il brano “The Priest”, poi ecco la pimpante “The Tracers”, che però non ci fa gridare al miracolo, mentre l’ultimo singolo “Hi Hello” è smaccatamente Smiths ed è davvero uno dei suoi brani più ispirati come solista. Che cosa ci aspetterà  da questo disco?

STUART A. STAPLES
Arrhythmia
[City Slang]
Release date: 15 giugno

A leggere il nome di Stuart Staples inevitabilmente si va subito con il pensiero ai Tindersticks. Solo per questo il primo album solista dell’autore in 13 anni è decisamente atteso. Il singolo “Memories Of Love”, con la sua malinconia spoglia e scarna è assolutamente incisivo e segna la via di un disco che si preannuncia come sperimentale e provocatorio, ma capace anche di mostrarci anche aspetti, comunque, rassicuranti di Stuart, vicini al suo passato.

 alt=KAMASI WASHINGTON
Heaven And Earth
[Young Turks]
Release date: 22 giugno

Con l’epicità  e l’ambizione (perfettamente sostenuta) dell’opera “The Epic”, Kamasi Washington ha dimostrato davvero di essere un peso massimo assoluto in ambito jazz. Ora ecco il tanto atteso secondo album, che lui stesso inquadra in questo modo:”Il mondo in cui la mia mente vive, vive nella mia mente. Questa idea mi ha ispirato a realizzare questo nuovo album. La realtà  che sperimentiamo è una semplice creazione della nostra coscienza, ma la nostra coscienza crea questa realtà  basandosi proprio su quelle stesse esperienze. Siamo allo stesso tempo i creatori del nostro universo personale e le creazioni dello stesso universo. Il lato ‘Terra’ di questo album rappresenta il mondo come lo vedo esternamente, il mondo di cui faccio parte. Il lato ‘Paradiso’ rappresenta il mondo come lo vedo interiormente, il mondo che è una parte di me. Chi sono io e le scelte che faccio giacciono da qualche parte, nel mezzo“.

 alt=NINE INCH NAILS
Bad Witch
[Null Corporation]
Release date: 22 giugno

Il terzo atto della trilogia dei Nine Inch Nail si chiama “Bad Witch”. Terzo atto perchè va a chiudere il percorso iniziato con “Not The Actual Events” e proseguito con “Add Violence”. In realtà  Trent Reznor ha specificato che questa ultima uscita, a differenza delle precedenti, può essere considerato un vero e proprio album e non un EP. Staremo a vedere se la via sonora sarà  quella più dura e senza compromessi del primo EP o quella più morbida e oscura della seconda uscita.

 alt=FLORENCE + THE MACHINE
High As Hope
[Republic]
Release date: 29 giugno

Personaggio a tutto tondo la nostra Florence, capace di coinvolgere, di trasmettere emozioni e portarci nel suo mondo, con la forza della sua musica, i suoi crescendo e quel carisma ormai innegabile. Arte in musica per molti dei suoi fan, ma sicuramente un’artista che sa fare pop senza perdere il gusto della sperimentazione e dell’arrangiamento importante, riuscendo ad allontanarsi, sempre con ottimo gusto, da facili derive mainstream. Ovviamente, dopo 3 anni d’attesa le aspettative per questo quarto album sono altissime.