Magnus Carlson, classe 1968, ha già una lunga discografia nella sua nativa Svezia e una serie di collaborazioni che rendono il suo curriculum inattaccabile. Il suo primo album targato UK è un tuffo graditissimo e curatissimo in quel mondo ‘Northern Soul’ che negli anni ’60 trovò terreno fertile proprio nel Regno Unito.
Tutte le volte che vado a fare un giro a Londra (con il compagno di avventure Claudio) le mie tappe classiche sono sempre Modfather Clothing a Camden Town e Lambretta Clothing a Carnaby St; ecco andando in questi negozi la musica che mi aspetto di sentire sarebbe decisamente quella del pregevole lavoro di Magnus, che prende lo spirito e l’anima di quel sound ‘Northern Soul‘ ma lavora di fino con una produzione spaziale e una cura del dettaglio a dir poco minimale, rendendo il suono potente e accattivante anche per orecchie non ‘mod’. Non siamo quindi nel facile sentiero della nostalgia o del tributo, ma anzi, la scommessa è proprio quella di arrivare a chi magari di questa musica conosce poco o nulla o si fa spaventare da registrazioni anni ’60 e vuole comunque una resa sonora ottimale. Fiati che vanno alla grande, corettoni grandiosi, ritmi incalzanti (“From Now On” è proprio alta scuola, con i tamburi tribaleggianti e tutto il necessario per spingerti in pista a ballare!) e ballatone (“Flames” o “Eternal love”) che in alcuni casi si aprono anche a un livello superiore d’orchestrazione, commuovendoci fin dalla prima nota (“Broken Promise Land”, tra Elvis e Roy Orbison, vi costringerà a tenere un fazzoletto a portata di mano, ve lo giuro). I colpi da 10 e lode sono “Wait For Love To Grow”, magnificamente Style Council e “Now That It’s Over” a cui è praticamente impossibile resistere, i piedi vi si muoveranno da soli!
Onore a Magnus che realizza un prodotto perfetto, capace di conquistare, come dicevo sopra, sia chi quegli anni li ha vissuti sia le nuove leve, (non solo i Mods) che cercano suoni e produzioni accattivanti e ricche di brio.