Nati nel 2014 a Maresme nella periferia di Barcelona, i giovanissimi Mourn sono già arrivati al loro terzo album e hanno già superato parecchie difficoltà , oltre ad avere accumulato una buona esperienza live in giro per il mondo.
Il loro primo omonimo album, realizzato per la spagnola Sones nel 2015, è stato poi ripubblicato dalla prestigiosa Captured Tracks di Brooklyn, che ha permesso ai quattro spagnoli, allora ancora tutti teenager, di ottenere una notevole visibilità a livello internazionale: i problemi contrattuali con la casa discografica iberica hanno fatto sì che il loro secondo lavoro, “Ha. Ha. He!”, uscito l’anno successivo, non abbia potuto vedere la luce in Spagna e i quattro catalani hanno avuto notevoli difficoltà a portarlo in tour.
La causa è finalmente terminata e ora il gruppo di Barcelona ha dato alla luce questa sua terza prova, uscita a metà giugno per l’etichetta di Mike Sniper.
Come possiamo ascoltare in tutte le canzoni del nuovo LP, “Sorpresa Familia” vuole essere una reazione a questa situazione strana che si è venuta a creare, non certo per colpa loro: la rabbia e l’intensità , infatti, sono presenti praticamente in ognuna delle dodici tracce che compongono questo terzo album della band di Maresme.
Le parole affilate e dure vanno a porsi sopra sonorità “’90s con chiare influenze di band come Bikini Kill e Sleater-Kinney, che avevamo già percepito anche nei loro lavori precedenti: qui, però, troviamo una voglia punk decisamente più pesante rispetto al passato con le chitarre di Carla Perez Vas e Jazz Rodriguez Bueno molto graffianti, supportate da una sezione ritmica assai incisiva.
Già dall’iniziale “Barcelona City Tour”, che si apre con la band che brinda e scherza, si possono sentire la cattiveria e la grinta che ritroveremo poi in quasi tutto il resto del disco e il coro “what a shame / you’re not ashamed” arriva aggressivo a mostrarci lo stato d’animo dei quattro ragazzi di Barcelona.
Ottimo il lavoro delle sei corde in “Candleman”, uno dei momenti più calmi e riflessivi di questo terzo LP, mentre “Bye, Imbecile” è il pezzo dalle tendenze più pop, anche se poi il coro, con il basso della giovanissima Leia Rodriguez Bueno che entra in maniera molto decisa, è estremamente adrenalinico.
“Fun At The Geysers”, che racconta della loro negativa avventura all’Iceland Airwaves, sempre a causa dello staff della loro casa discografica spagnola, ci porta su territori post-punk, sempre in modo rabbioso, anche se il brano risulta comunque divertente e mostra una buona sensazione melodica.
Con “Sorpresa Familia” i Mourn hanno realizzato un altro buon album, costruito su basi molto solide e hanno saputo descrivere in maniera concisa, con intelligenza e grande intensità questo periodo negativo che hanno recentemente passato: sembra appropriata la definizione con cui loro stessi l’hanno voluto definire, chiamandolo “il loro diario”.
Photo Credit: Noemi Elias