Nuovo album per la band di Robert Pollard, da sempre leader dei Guided by Voices, band di cui abbiamo notizie sin dal lontano 1983. Dopo due album pubblicati nel 2017 ed i trentadue brani che facevano parte dell’album “Space Gun” pubblicato lo scorso marzo, il “maestro elementare di Dayton” è stato di parola non pubblicando nuovo materiale per tutto il 2018. Deve aver sofferto non poco se l’astinenza è durata neppure un anno. “Zeppelin Over China” dovrebbe essere il ventiseiesimo album del gruppo dell’Ohio (considerando gli album da solista Bob ha scritto più di 1600 canzoni e 100 LP) e, guarda caso, comprende ancora trentadue tracce.
Come ormai consuetudine i brani hanno una durata di due/tre minuti per un totale di 75 che, ad onor del vero, scorrono più che piacevolmente. Con la rivoluzione della line-up datata 2016, quando Pollard ha raggruppato un manipolo di musicisti che hanno saputo valorizzare ed incanalare la sua inesauribile vena artistica.
Doug Gillard e Bobby Bare alle chitarre, Mark Shue al basso e Kevin March alla batteria hanno giustamente rallentato la smania produttiva del prolifico artista di Dayton riuscendo nella non facile impresa di donare personalità ad ogni singolo momento dell’album. Troviamo anche arrangiamenti deliziosi con archi e fiati, merito di Doug Gillard che ha potuto contare sull’ottima produzione di Travis Harrison (il registratore a quattro piste tanto caro al giovane Pollard degli esordi non avrebbe dato gli stessi risultati).
La voce di Bob non è sempre impeccabile e 32 brani possono sembrare troppi, ma anche con queste piccole debolezze l’album riesce a mettere in luce qualcosa in più della solita carrellata di canzoni che, se da una parte esalta il talento di Pollard, dall’altra finisce con la semplice archiviazione dell’ennesimo generoso album destinato solo ad arricchire il paragrafo “discografia” del loro profilo su Wikipedia…