Prima delle sue due date in Italia, il 19 marzo a Bologna (Locomotiv) e il 20 a Milano (Circolo Ohibò), abbiamo fatto quattro (veloci) chiacchiere con Tom Krell/How To Dress Well, per capire com’è nato il suo disco e cosa l’ha ispirato a parlare dell’anteroom (anticamera) come uno spazio di confine in cui esprimere e riversare gioie, dolori e turbamenti artistici.
L’artista nell’intervista ha dato anche qualche buon consiglio di lettura per gli appassionati di fantascienza.
Il titolo del tuo disco è molto fantascientifico. Quali storie in particolare ti legano alla fantascienza?
Non è un riferimento alla fantascienza in modo esplicito, immagino che questo venga in mente in base all’aspetto tecnico dell'”Anteroom”, tuttavia si tratta semplicemente di nominare una stanza che è una zona di passaggio verso un’altra stanza. Personalmente comunque, amo la fantascienza, in particolare l’Hard sci-fi come ad esempio, Cixin Liu, Kim Stanley Robinson, ecc.
L’ Anteroom è una zona di confine? Perchè?
Si assolutamente lo è per definizione. L'”Anteroom” è un collegamento tra due luoghi o spazi.
La tua musica crea una connessione continua con la poesia. Chi ti ha particolarmente ispirato?
Adrienne Rich, Jorie Graham, Charles Simic, Dambudzo Marechera, Xavier Villaurrutia…ma ci sono tanti altri che mi ispirano!
“Body Fat” è una canzone con una storia molto forte alle spalle. Come è nata?
è una canzone a cui sono arrivato collegando il mio dolore personale derivato dal passato, con un dolore ancestrale, che è la nostra eredità .
Come risponde la musica pop alla forte ondata di odio che circola nel mondo?
La musica pop è parte del problema.
Come è cambiato il tuo modo di lavorare in studio rispetto al passato?
Ora lavoro molto di più e conosco molto meglio lo studio e il lavoro da fare. Questa è sia una conoscenza liberatoria ma allo stesso tempo restrittiva.
Qual è il tuo legame con l’Italia? Cosa ti aspetti dal tour?
L’Italia è sempre stata fantastica per me. Sono davvero entusiasta di condividere e portare questo spettacolo in particolare, è molto bello e unico, credo.
Un mondo così polarizzato rischia di perdere le sfumature tra ciò che è buono e ciò che è cattivo?
Se intendi “cattivo” come malvagio, non credo che sia veramente utile soffermarsi su una distinzione tra le cose come buone e cattive.