Grandi portabandiera del britpop negli anni 90, poi (prematuramente) scioltisi prima di fine secolo, anch’essi spazzati via dall’onda che ha visto esaurirsi il richiamato movimento. Ed ognuno per la sua strada.
E li ritroviamo dove li avevamo lasciati venti anni fa: la brava Louise Werner con la sua voce inconfondibile, a muoversi tra chitarre elettriche quanto poppeggianti, qualche arricchimento ed una tirata a lucido quasi necessaria e frutto dell’avanzare tecnologico che due decenni portano con sè, la ricerca dell’aggancio giusto tipico dei giorni migliori.
Certo, qua lo possiamo dire forte: si gioca tutto sull’effetto nostalgia. Perchè di nuovo sul piatto c’è ben poco. E manca anche un singolone di punta che si avvicini (ardua impresa, à§a va sans dire) ad una “Inbetweener” o simili che li hanno fatti amare.
Allora il voto è un misto tra la stima e il piacere, nonostante tutto, di ritrovarli ancora quasi ad un lustro di distanza (come peraltro ci ricorda il suono della connessione internet very 90’s in “Blue Like You”) in buona salute e discreta forma, con la speranza che al prossimo giro – se ci sarà un prossimo giro- possano portare con sè qualcosa di davvero meritevole d’attenzione.