di Micky Cardilicchia (Horror House)
Non sono mai stato un grande fan di “Scappa – Get Out”, il film di debutto di Jordan Peele. L’ho sempre considerato un buonissimo film, ma niente di così memorabile. Senza dubbio Peele ha in ogni caso attirato la mia attenzione, ma mai pensavo di essere così curioso nel vedere il suo ultimo lavoro, “Noi”.
Dal trailer, la trama mi affascinava molto di più rispetto a quella del suo precedente film, sembrava davvero qualcosa di adattissimo a me.
E adesso che l’ho visto, non sono ancora sicuro se l’abbia preferito o no a “Scappa”.
Sta di fatto che i vari trailer circolati in questi mesi sembravano spoilerare quasi tutto il film ma, per fortuna, ci hanno mostrato solo la parte scoperta dell’iceberg.
Ci troviamo davanti una pellicola ottimamente diretta e sceneggiata in modo davvero particolare. Nulla è lasciato al caso e anche dettagli quasi irrilevanti diventano importanti per le sorti della storia. I vari personaggi sono ben delineati, anche se il riflettore è puntato sulla madre, interpretata dalla ECCEZIONALE Lupita Nyong’o che dimostra di saper giocare con la mimica facciale e con le movenze del suo corpo alla perfezione. Una prova eccellente la sua. Ben interpretati anche gli altri componenti della famiglia, anche se la star ruba loro la scena. Peele dimostra ancora una volta di saper gestire ottimamente il proprio cast che anche con espressioni, movimenti e azioni riescono ad essere convincenti.
Per tutto il film la tensione viene retta egregiamente, non si avvale di nessun stratagemma per spaventare inutilmente perchè ciò che vediamo è sufficientemente inquietante.
Sono sincero peró: in “Noi” ho trovato ciò che mi aveva infastidito in “Scappa”, cioè l’ironia e lo smorzare la situazione attraverso battutine. In “Scappa” era abbastanza marginale, qui invece è più presente e a mio parere più fastidioso. Perchè se da una parte si riesce a creare una perfetta dose di tensione, dall’altra in alcune scene c’è questo bisogno di stroncarla inutilmente con gag e battute, soprattutto quando le scene in questione hanno bisogno di rimanere serie. Questo è personalmente un aspetto che non mi è piaciuto del film.
L’unico aspetto.
Tutto il resto, invece, è costruito egregiamente e in modo lineare, ma allo stesso tempo intelligente e particolare.
La prima parte introduttiva ci serve a conoscere i personaggi, a capire chi sono e come si comportano. La parte successiva, quella centrale, nella quale ci troviamo davanti ad un (quasi) tipico home invasion, ma con ottimi spunti originali.
La parte che precede il finale invece, inaspettata, che confonde parecchio soprattutto considerando che lo spettatore si aspettava che il film si limitasse a “Noi”, quando invece c’è molto di più.
Il finale, con una scena incredibile a livello tecnico e visivo, una sorta di “passo a due” tra lei e se stessa, durante il quale Peele con la macchina da presa da il meglio di sè.
Inoltre quel plot twist che fa davvero pensare.
Ma alla fine cosa puó insegnarci “Noi”?
Il vero fulcro del film è proprio la capacità del singolo di affrontare se stesso nelle difficoltà . Noi siamo il peggior nemico di noi stessi, anche davanti a qualcosa di familiare che conosciamo alla perfezione, dobbiamo essere in grado di affrontarlo e gestirlo al meglio anche attraverso l’uso delle nostre qualità . Che siano queste la corsa, i giochi di prestigio o comunque qualcosa che sappiamo fare bene, davanti a noi c’è un nemico che ci conosce tanto quanto noi conosciamo noi stessi.
L’unico modo è sorprenderlo.
Un film che veramente vi consigliamo di vedere, ben diverso da quei classici titoli che passano per le nostre sale pur rimanendo sul mainstream. Con importanti tematiche sociali, anche meno palesate rispetto a “Scappa” e più sottili. Interessantissimo e intrigante, di sicuro vi lascerà a bocca aperta e curiosi in ogni scena di sapere come si conclude.
Non è certamente un capolavoro, ha i suoi difetti e forse mi aspettavo qualcosina in più nel risultato finale. Ma non sono affatto deluso, anzi…