Puntare sull’effetto nostalgia ormai è all’ordine del giorno, specie per chi cerca di racimolare un po’ di attenzione (leggasi, due soldini).

Riaccendiamo quindi l’insegna Gang of Four, seppur dei vecchi Gang of Four ci sia rimasto solo Andy Gill (che peraltro produce l’album con la propria etichetta)? Ma sì.

Annodiamo qualche ritornello e qualche melodia intorno ad un reticolato elettronico, per quanto apparentemente sconclusionato e piuttosto povero di spessore? Andiamo.

Proviamo ancora qualche incursione nel funk, nell’effettistica, nell’industrial più sintetico, nel cyber punk –  che fa tanto giovane-  ma con niente di niente che sia degno di nota o futura (nemmeno prossima) memoria? Vai.

Continuiamo  col  delineare un bello spaccato su quanto sia decotta e cacotopica la società  attuale e, tanto che ci siamo, condiamo il tutto con una sincera vena invettiva contro (la moglie di)  Trump, che non guasta mai? Perchè no, avanti tutta.

Ci poteva forse essere un modo migliore di festeggiare i 40 anni di un grandissimo lavoro quale fu  “Entertainment!”? A voi la riposta. Affermativa.

Credit Foto: Leo Cacket