Non ancora ventiduenne, la Bird è già  sulle scene da alcuni anni, ha ottenuto la nomination nella prestigiosa lista della BBC “Sound Of” dello scorso anno, ha acquisito esperienza in giro per il mondo (ha già  suonato sia in Europa che negli Stati Uniti) e, dopo un EP uscito nell’estate del 2017, pochi giorni fa ha realizzato questo suo omonimo debutto sulla lunga distanza ““ prodotto da Simone Felice e David Baron – sotto la prestigiosa protezione della Glassnote Records.

Supportata da una voce molto bella ed espressiva, la giovane ragazza inglese mette in luce le sue qualità  nel songwriting durante questi trentacinque minuti, esprimendo più di una volta emozioni notevoli nelle sue canzoni.

Sono proprio i brani più tranquilli quelli che più ci hanno colpito in questo suo omonimo debutto: puo’ essere la malinconica “Does Anybody Know” con la sua strumentazione minimale e la sua atmosfera sobria, o la ballata “17”, che con il piano e il violino crea un’immagine drammatica, o la conclusiva “If I Die”, sicuramente triste, ma piena di passione, ma ogni volta Jade riesce nel suo intento di trasmettere i suoi sentimenti.

Ci sono poi pezzi molto più energici (in questo caso parliamo soprattutto di “I Get No Joy” e “Uh Huh”), dove la Bird lascia uscire tutta la sua grinta e il suo spirito combattivo, quasi fosse una Frank Turner al femminile.

Un esordio intenso, passionale e qualitativamente più che discreto, che sa immergersi anche all’interno di uno scenario più pop (sebbene le sue origini provengano dal country e dal folk) e che sembra poter dare notevole visibilità  alla giovane musicista inglese: l’età  è dalla sua parte e il talento e la personalità  non le mancano, spetterà  a lei usare le sue doti nella migliore maniera possibile per crearsi un futuro di valore.

Credit Foto: Ellius Grace