Dopo trent’anni che lo hanno visto impegnato in band di assoluto rispetto (chitarrista, cantante e principale autore nei Government Issue, Jawbox. Channels, Burning Airlines e Office of Future Plans) ed una carriera da prolifico produttore ed ingegnere del suono nel suo studio di Baltimora, J. Robbins da un’ulteriore svolta alla sua già  prestigiosa carriera: a 52 anni entra nella storia della musica con il suo debutto da solista, traguardo ed allo stesso tempo un punto di partenza a cui dedichiamo più che volentieri la nostra attenzione.

“Un-becoming” è quindi l’opera prima di un artista che può qui esprimere tre decadi di esperienze, sia come elemento di una band sia come produttore. La reunion dei Jawbox che partiranno per un tour estivo sono senz’altro il segno che questo è decisamente un anno importante per l’artista di Baltimora. L’album non è il risultato di un’idea improvvisa o di una scelta istintiva. è invece il capolinea di un lungo lavoro iniziato nel 2016. Certo, l’avere un proprio studio di registrazione non ti coinvolge in problemi di tempo. E J. ha saputo cogliere questa opportunità  avvalendosi di abili collaboratori (Pete Moffett alla batteria, Gordon Withers alla chitarra e Brooks Harlan al basso) ed il risultato sono dodici pezzi di assoluto valore. Alla parte melodica Robbins ha dato molta importanza ed anche i testi sono più diretti. Per chi ama i suoni di band come gli XTC qui c’è da divertirsi.

La title track ne è l’esempio più eloquente. “Skeleton Cost” è melodicamente il pezzo più accattivante con la chitarra protagonista ed il ritmo pulsante. Mai un calo di energia, la presenza del violoncello (Gordon Withers) in “Our Own Device”, ” Anodyne” e la successiva “Abandoned Mansions” da pure un tocco di originalità  mentre “Citizen” è il brano spedito ed energico con chitarre taglienti e sonorità  punk. Varie sono le tematiche che vanno dal declino dei valori nella società  americana, dall’insediamento del presidente Trump all’utilizzo sfrenato delle tecnologie legate alla comunicazione, dallo sfruttamento dei poveri all’arricchimento dei soliti privilegiati.

J.Robbins non ha di certo perso l’energia e la voglia di combattere della giovinezza e nonostante tutti i suoi timori dobbiamo prendere atto che il suo esordio è tremendamente positivo.

Credit Foto: Janet Morgan